Una vera e propria serata di terrore, quella di martedì 12 giugno, per una famiglia veliterna che abita in via Fontana Fiume, la zona che congiunge Colle Noce, Colle Petrone e Colle Caldara, non molto distante dalla via dei Laghi e dall’ex clinica San Raffaele.

Lì, poco dopo le 22.30, si è consumata un’aggressione che le vittime ricorderanno a lungo. Tutto è iniziato quando una donna, sulla trentina, lasciata l’abitazione dei suoi genitori per tornare nella propria, situata a poca distanza dall’altra, si è imbattuta in tre malviventi che da qualche minuto avevano fatto irruzione nella sua casa, per ripulirla di tutto quanto di prezioso avevano trovato.

Le urla della giovane, visibilmente scossa dall’aver udito dei rumori sospetti e poi essersi ritrovata innanzi ai tre, hanno spinto il padre e il fratello a dirigersi velocemente verso l’abitazione, all’interno della quale è poi nata una feroce colluttazione, con uno dei ladri che pur di liberarsi dalla morsa dei due, non ha esitato a colpire l’anziano alla testa, anche con l’ausilio del piede di porco utilizzato per forzare la porta finestra ed incunearsi nella casa, ferendolo gravemente.

L’uomo, ormai ridotto in una pozza di sangue, è stato poi trasportato d’urgenza al Pronto soccorso dell’Ospedale di Albano, prima di essere trasferito al Policlinico Umberto Primo di Roma, nel reparto oftalmico, specializzato nelle ricostruzioni maxillofacciali.

La furia del ladro, difatti, è stata tale che l’uomo rischia di perdere la funzionalità di entrambe gli occhi. 

Sul posto, per i rilievi, si è subito recata una pattuglia della Polizia di Stato di Velletri, unitamente agli esperti della Scientifica, a caccia di elementi utili per risalire all’identità dei malfattori, che stando al racconto della famiglia avrebbero avuto un chiaro accento dell’est europeo (utili, in tal senso, potrebbero rivelarsi alcune telecamere di videosorveglianza di altre abitazioni poste nella zona). Anche il fratello della donna, ritrovata con la madre in evidente stato di choc, ha avuto necessità di ricorrere alle cure mediche, prima di essere refertato con 10 giorni di prognosi.  

Lodevole il lavoro dell’equipe medica infermieristica dell’Ospedale di Albano, che ha fatto di tutto per salvare la vista al 68enne, un pensionato dell’Esercito Italiano, che si trova ora accudito dal personale del Policlinico romano, dove si spera potrà recuperare la piena funzionalità oculare.

Quanto accaduto ha scosso la tranquillità della zona, che non è comunque nuova a fenomeni predatori, che nel tempo si sono fatti sempre più ricorrenti nelle serate e nottate estive.