Cultura

Marino – Sala Lepanto: venerdì 21 riparte la programmazione con la proiezione de ‘L’ora legale’ con Ficarra e Picone

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Riparte, dopo la pausa estiva, la programmazione della Sala Lepanto (Piazza Lepanto, 1). La stagione 2018 – 2019 si aprirà con la proiezione venerdì 21 settembre alle ore 20.30 de “L’ora legale” con Ficarra e Picone. Il film sarà preceduto, alle ore 20, da un “AperiCinema” riservato agli aderenti MarkFilm by Senza Frontiere Onlus. È possibile aderire all’entrata o comunque prima della proiezione. Per info 3664743184 – 3285814587. Di seguito la trama de “L’ora legale”. 

In un paese immaginario della Sicilia, Pietrammare, tutti i residenti sono in fermento per le elezioni del nuovo sindaco e del nuovo consiglio comunale. Fino a quel momento il paese aveva vissuto per molto tempo sotto la guida di politici corrotti e opportunisti ma il nuovo sindaco Natoli, appena eletto, è deciso a cambiare nettamente le cattive abitudini, regolarizzando tutto ciò che è contro la legge. I suoi propositi spaziano dal rispetto della selezione e del conferimento corretto dei rifiuti alla battaglia contro l’abusivismo edilizio fino al progetto di realizzazione di una pista ciclabile. La nuova ventata politica con questi radicali cambiamenti è vista come una minaccia dai residenti e da coloro che avevano fino allora fatto uso di favoritismi illegali; tra questi vi sono anche i due protagonisti Salvatore e Valentino (cognati del neo-eletto), proprietari di un chiosco. Salvatore, credendo di trovarsi nuovamente una persona facilmente corruttibile come il suo predecessore (anche e soprattutto per il legame di parentela), commette l’errore di esporsi in maniera sconsiderata al nuovo sindaco raccomandandosi per un favore (un gazebo da costruire per l’attività che gli viene rifiutato). Anche Valentino, inizialmente ligio alle regole, si schiererà contro il cognato dopo che sua moglie perde il lavoro per la decisione di chiudere una fabbrica inquinante e lo stesso chiosco viene chiuso perché non in regola. Pressati dalla cittadinanza capeggiata dal parroco Don Raffaele (che rifiuta di pagare le tasse per il suo bed and breakfast), i due decidono di costruire una terrazza abusiva nella casa estiva del loro cognato e causare uno scandalo, con l’appoggio di carabinieri e giornalisti, che lo costringa a dimettersi. Alla fine, nonostante il discorso suo e di sua figlia che mostrano come la città sia migliorata grazie agli sforzi di tutti, Natoli viene costretto a dimettersi dal rifiuto della folla di cambiare. L’ex sindaco Patanè torna dunque a governare il paese dopo pochi mesi, giusto il tempo di lasciare l’ora legale e tornare a quella solare. In questo modo le abitudini dei cittadini tornano a quelle di un tempo.

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