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Roma capitale del casinò Italia

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Un paio d’anni fa la sindaca di Roma, Virginia Raggi, dichiarò guerra alle slot machine, che per quantità e capillarità sul territorio, rendevano la città la degna capitale del casino Italia.

Il piano della sindaca a cinque stelle, prevedeva il bando delle vituperate slot machine dal centro storico, e la distanza di 500 metri da luoghi definiti “sensibili”, comprendenti ospedali, scuole, chiese, ritrovi per gli anziani e punti con bancomat. Un altro obiettivo era la regolamentazione degli orari, per far sì che la città fosse sempre meno un casinò aperto sempre, giorno e notte. Il 9 giugno 2018, la delibera è diventata realtà, con qualche correzione sulla distanza minima, che in centro è stata ridotta a 350 metri: tali distanze vengono calcolate sul percorso più breve da fare a piedi.

Roma, capitale del gioco oltre che capitale d’Italia? In effetti sì, se si considera che sul territorio dell’urbe, gira il 12% di tutto il gioco d’azzardo legale, facendone il casinò a cielo aperto più grande d’Italia.

Come ridurre le slot del casinò Italia?

Se la nuova delibera protegge molto il centro rispetto alla possibilità di nuove aperture, per via della densità di punti sensibili e della distanza obbligatoria, ciò non vale per la periferia, in cui gli spazi sono più ampi e i punti sensibili di meno. Inoltre tale delibera ha effetto solo sulle nuove aperture e non sulla giungla di slot machine già operative, o almeno, su queste avrà effetto un provvedimento della giunta, ancora da emettere. Tale provvedimento dovrà contenere anche altri elementi di regolamentazione, a partire da quelli relativi agli orari: la fasce di apertura consentite sarebbero dalle 10.00 alle 14.00, e dalle 18.00 alle 22.00 con divieto nei festivi, ma questo è ancora da stabilire con certezza, dato che in altre regioni la questione dell’orario è finita in giudizio in tribunale per questioni di legittimità.

Il problema più difficile da affrontare sarà quello di ridurre il numero di operatori già esistenti: le sale giochi e i casino online in Italia operano infatti grazie a concessioni dell’AAMS, che nel caso delle sale slot valgono 8 anni. Quindi a meno di una legge dello Stato in merito, sarà difficile cambiare la situazione nel centro di Roma che probabilmente resterà ancora a lungo la capitale del casinò Italia.

La lotta alla ludopatia contro le sale giochi lascia liberi i casino online in Italia

La massiccia presenza di slot machine sul territorio, è nell’occhio del ciclone ultimamente, perché in qualche modo sono viste come le principali responsabili della diffusione sempre maggiore di dipendenze e ludopatie. Gli Italiani amano il gioco, e lo praticano in varie forme: Lotto, Superenalotto e lotterie istantanee, restano tra i giochi preferiti e spesso non vengono neanche percepiti come gioco d’azzardo. A questi si aggiungono le scommesse sportive, il gioco a distanza nei casino online legali in Italia, e le vituperate slot machine e macchinette VLT. Queste due ultime tipologie di gioco, sono le più vistose: difficilmente si potrà vedere un minorenne passare ore a giocare a un casinò online legale in Italia, ma se sta seduto a una slot, sarà difficile non notarlo. Vistose, rumorose e onnipresenti, le slot sono diventate il capro espiatorio, oggetto di leggi dello Stato e regionali, che mirano a ridurne il numero e a gestirne la collocazione e gli orari di funzionamento. Con danno esclusivamente dei gestori di sale giochi, mentre gli operatori online continuano a prosperare indisturbati sotto l’egida dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ne gestisce le concessioni. In alcune situazioni specifiche i gestori di sale da gioco si sono uniti in una protesta contro le varie delibere, che li avrebbero danneggiati e costretti anche a fare dei licenziamenti.