POLITICA

Rocca di Papa, dimissioni Rossetti: Crestini getta acqua sul fuoco ma tanti sono gli interrogativi sollevati

consiglio rocca di papa

Le dimissioni dell’assessore al Bilancio Vincenzo Rossetti è l’ultimo atto, in ottica temporale, dell’instabilità politica della squadra del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, in giunta come in Consiglio comunale.

Dopo la vittoria a giugno del 2016, la formazione del primo cittadino ha iniziato una progressiva emorragia, dapprima da parte di coloro che avevano cambiato bandiera sull’onda del “nuovo”, tanto osannato nel post Boccia – salvo poi ritornare sui propri passi -, e poi continuata tra i suoi fedelissimi.

Una scia di addii iniziata con quella di Bruno Petrolati, che aveva la delega alle Antenne, per poi scoppiare con la “cacciata” della vice sindaco Veronica Giannone. A lasciare è stato anche Pierpaolo Montalto, che ha rimesso nelle mani del Sindaco le sue deleghe assessorili per mantenere solo quella allo Sport da semplice cittadino (…di Frascati), per poi concludere con Vincenzo Rossetti, che, tra liti con l’ufficio Ragioneria, non è riuscito a imporre la sua linea di azione per le casse comunali (LEGGI).

“Ha preso questa decisione di cui ero a conoscenza – ha detto Crestini -, nota ma di certo non condivisa nei modi e nelle motivazioni. Negli ultimi mesi si è progressivamente allontanato  da questa amministrazione, forse perché molto impegnato nella sua vita professionale. Questo ha contribuito al deterioramento dei  rapporti con i suoi collaboratori all’interno del comune”.

Insomma, il Primo Cittadino ha voluto gettare acqua sul fuoco riducendo la questione ad altri impegni personali, ma il realtà Rossetti, seppur tra le righe, ha lanciato accuse ben precise circa la gestione dei conti pubblici, dichiarando di aver inviato le motivazioni delle sue dimissioni agli organi competenti per le verifiche del caso.

“Il dimissionario assessore al Bilancio, Vincenzo Rossetti, non ha semplicemente sbattuto la porta – ha detto il presidente del Comitato Pro Case, Alessio Iadecola – , ha detto le cose come stanno e rivelato molto. Ha descritto una realtà in cui le vedute della politica e quelle dell’amministrazione gestita dai dirigenti, si intersecano fra punti di vista divergenti e imposizioni del tutto anomale. Così, proprio come dice Rossetti, è impossibile amministrare nel rispetto delle normative e nell’interesse dei cittadini. Fra l’altro, tutti aspetti più volte sottolineati dal sottoscritto. Ma ciò che fa davvero riflettere, leggendo le dettagliate dimissioni di Rossetti, è ancora una volta il comportamento di dubbia moralità del primo cittadino. L’ex assessore parla di funzionari fuori controllo, atti preconfezionati che annullano qualsiasi iniziativa politica, portati in giunta senza il preventivo controllo e la consapevolezza della parte politica competente. Ora, in virtù dei passati episodi riguardanti ex assessori costretti alle dimissioni, pongo un quesito: siamo certi che il sindaco pro-tempore Crestini sia all’oscuro e risulti passivo di fronte alle interferenze e all’attività autogestita o pseudo tale del personale comunale circa le scelte di natura politica? Oppure siamo nuovamente di fronte ad un amministratore pubblico, primo cittadino, che dice cose diverse a più persone e poi addirittura ne fa un’altra ancora diversa rispetto a quelle dette? Purtroppo, anche in questo caso, non c’è da stupirsi circa i comportamenti di dubbia moralità da parte del capo dell’amministrazione. Certo è che le dimissioni dell’assessore al Bilancio Vincenzo Rossetti gettano nuove ombre sulla condotta di questa maggioranza, sulla corretta gestione delle casse comunali in relazione a ciò che si può fare e quel che non si può fare per non incappare nel danno erariale e sulla dirigenza del Comune di Rocca di Papa, ma soprattutto sulla gestione di alcune tematiche delicate. Basti pensare alla gestione delle antenne, come specificato anche dallo stesso Rossetti in sede di dimissioni. Insomma uno scenario politico amministrativo inquietante, un vicolo cieco, dove ormai si gioca quasi a carte scoperte, mentre i cittadini aspettano la risoluzione delle tante problematiche che affliggono il nostro paese”.
Tra le beghe politiche, questioni come la lotta all’evasione, le antenne, degli immobili comunali utilizzati senza riscuoterne un canone, sollevate da Rossetti, in quello che è l’ennesimo terremoto per l’Amministrazione Crestini, meritano di avere la priorità.
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