CRONACA

Beccato a urinare nel buio di quella Velletri che non trova luce. Greci: ‘Inaccettabile quanto sta accadendo’

fare pipì generica

immagine generica

“Mentre ero in cucina a preparare la cena mi sono sentita chiamare a gran voce dalla signora dirimpettaia a casa mia, che mi avvertiva che davanti alla mia porta c’era un uomo di colore che stava cercando di aprire la mia finestra e nel mentre sta urinando sullo scalino”. Inizia così il racconto di una cittadina veliterna, residente in una zona di Velletri che da ormai 2 mesi e mezzo si trova nel buio più pesto, a seguito della tragedia in via Padella, che é costata la vita a due uomini. La donna, riferendosi a quanto accaduto ieri sera, lunedì 8 ottobre, ha poi dichiarato di aver chiamato immediatamente la Polizia, il cui intervento é stato immediato, sebbene dell’uomo, all’arrivo degli agenti non ci fosse ormai più traccia. “E’ scappato dapprima verso il Comune – ha riferito – e poi è tornato indietro, scendendo per via delle Murelle”.

Al di là dell’episodio in se la donna ha posto nuovamente all’attenzione l’assenza di luce, che con l’accorciarsi delle giornate si sta facendo ancor più pesante. “Chiedo che si prendano provvedimenti immediati – ha tuonato la veliterna -, prima che accadano fatti irreparabili”. L’anziana ha poi ringraziato “il signor Baglioni – parole sue -, che ormai da tempo ci illumina coi suoi fari”. Una situazione senz’altro al limite, che ha spinto il consigliere comunale di opposizione, Giorgio Greci, a chiedere nuovamente una “soluzione provvisoria, per il quartiere della Casermaccia, via Furio e le zone limitrofe a piazza Mazzini, visto che i residenti e i commercianti da troppo tempo, ormai, sono costretti a rimanere al buio ogni sera ed ora che le giornate vanno accorciandosi il disagio é ancora più acuito. Qualcuno, in Giunta, aveva parlato di soluzioni immediate, sottolineando di averne trovate, ma la realtà dei fatti – ha ribadito ancora l’ex candidato Sindaco – é che sono passati ormai più di 2 mesi da quell’immane tragedia, che ha scosso l’intera comunità, e ancora non si riesce a riportare la luce nell’illuminazione pubblica dell’intero quartiere. Di chiunque sia la paternità di quanto sta accadendo lo ritengo inaccettabile e il ritorno della luce – ha concluso – non è più procastinabile”.

Ricordiamo che nel corso di una recente seduta del Consiglio comunale il Sindaco Orlando Pocci aveva evidenziato, a tal proposito, “che l’Amministrazione ha le mani legate. Avevamo presentato un progetto di illuminazione alternativa, dando in mano alla Procura della Repubblica un piano dettagliato per una illuminazione alternativa” ha svelato il Primo Cittadino, prima di aggiungere: “Quel progetto, che ci sarebbe costato 20mila euro, ha anche avuto l’approvazione dell’ufficio tecnico, ma é naufragato di fronte ai silenzi che abbiamo trovato. Ci auguriamo a questo punto che la Procura ci dissequestri l’impianto, per restituire la luce a tutti”.

Più informazioni