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Velletri, il collega Giovanni Ciccognani scrive una lettera al vigile Fernando Mariani

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Fernando Mariani e Giovanni CiccognaniOspitiamo con piacere la lettera di un ex collega del vigile di Velletri, Fernando Mariani, di cui abbiamo scritto pochi giorni fa, poiché prossimo alla pensione.

“Caro Nando, sento il bisogno di scriverti queste poche righe perché solo così posso esprimerti la mia gratitudine per tutto ciò che hai fatto per me, sia come uomo che come collega. Fin da quando ero bambino ti vedevo sfrecciare sulla motocicletta dei “ Vigili Urbani”, così eravamo chiamati una volta, per le vie di Velletri e mia madre….. mi diceva molto timorosamente: “ ecco MARIANI, ordinandomi di sistemarmi con ordine dentro la macchina sennò Mariani ci avrebbe fatto la multa…. Non pensando che dopo qualche anno anche io avei preso il posto del vigile Mariani nei confronti di tutti quei bambini che oggi, quando mi vedono in divisa si sistemano la cintura perché i loro genitori li rimproverano dicendogli “ Ecco il vigile…. Ora ti fa la multa.”

Questa è la ruota della vita.. caro Fernando….. ebbene, dopo qualche anno il buon Dio ha voluto che anch’io indossassi la tua stessa divisa ed ero fiero perché indossare la divisa del Pizzardone fu per me coronare un sogno, quello di vivere la mia vita dalla parte della legge e sentirmi anche io al pari dei miei tre fratelli Carabinieri e uomini di legge.  Anche se con una divisa diversa ma pur sempre prestigiosa, se indossata con Orgoglio ed Onore, due qualità che indubbiamente ti hanno contraddistinto in questi 40 anni di onorata carriera.

Io ho avuto la fortuna di lavorare nel Comando della Polizia Locale di Velletri per 11 anni, ed in questo breve periodo ho potuto conoscere uomini e donne veramente eccezionali sia come persone che come colleghi di lavoro, alcuni meglio alcuni meno, ma soprattutto ho potuto conoscere Te Nando e la persona che c’è in te: una persona sensibile, profonda, educata, rispettosa, attaccata alla famiglia ed ai valori … tutte doti queste che oggi è difficile trovare in un’unica persona, eppure te le incarni tutte. Ma in questi 11 anni ho conosciuto anche un collega straordinario, attento e rispettoso delle regole, altruista, leale, un collega a cui potevo chiedere tutto ed aveva una risposta sempre …. Senza mai aver avuto il bisogno di farsi valere come superiore dato anche e comunque il nostro reciproco rispetto.

Non sempre le tue risposte facevano piacere ma solo dopo capivo che comunque erano giuste. Da te ho imparato proprio questo: accettare le risposte della vita con il giusto significato, qualunque esso sia, piacere o dispiacere che provochi. E questo mi ha accompagnato nella difficile scelta che ho dovuto affrontare dopo la scomparsa di mia madre… e cioè quella di lasciare dopo 43 anni la mia città e dopo 11 anni il mio luogo di lavoro, i miei colleghi, per intraprendere una strada che mi ha portato in un’altra realtà, lontana 600 km da Velletri, per inseguire un sogno, una donna… cosa non si fa per una donna.. e qui dove ora mi trovo a Verona, ho portato nel mio bagaglio di vita tutte quelle cose che da te Nando ho appreso.

All’inizio non fu facile perché un cambiamento nella vita ti porta degli squilibri a volte anche emotivi. Ma ora a distanza di due anni e mezzo quasi posso dire che di Velletri conservo tanti bei ricordi, ex colleghi miei ed ora anche tuoi, strade vie e piazze, la gente che non vedo più e che ero abituato a vedere quasi tutti i giorni nel mio quotidiano di vita e di lavoro, ma soprattutto non ho mai perso la voglia di sentire e vedere un amico ed ogni volta che ci vediamo sia quando vengo a Velletri che quando sali su a Verona mi piace trascorrere quei momenti spensierati che per un pò mi fanno persino dimenticare di essermene andato via. Grazie per tutto ciò che mi hai insegnato e trasmesso, sia come uomo che come collega e ti auguro di cuore che questa tua nuova strada sia piena di gioia e soddisfazioni perché la vera vittoria è proprio quella di essere riuscito con orgoglio lealtà e rispetto ad affrontare le difficoltà a cui la vita stessa ti ha sottoposto, “ sia dentro di te… che fuori…..uscendone appunto VITTORIOSO….. Ciao Nando, ciao Campione”.

   Giovanni Ciccognani

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