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Genzano – Polverone per l’arrivo del nuovo Comandante di Polizia Locale. Il Meetup si scaglia contro la Giunta Lorenzon

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Non ha ancora preso servizio e già si trova indirettamente coinvolta in diatribe politiche, che hanno nel mirino la Giunta Lorenzon. La notizia, che si aspettava da tempo, ormai, é quella che la Polizia Locale di Genzano si accinge ad accogliere il suo nuovo Comandante, che risponde al nome di Lucilla Landolfi. 

A rendere più ricco il piatto, però, tutto quello che ne é conseguito, e che ha spinto il Meetup Genzano di Roma, che si rifà da sempre al Movimento 5 Stelle, a sconfessare ancora una volta l’operato della Giunta penstallata, con cui sono noti da tempo gli attriti e le frizioni.

“Una volta di più – evidenziano in un comunicato stampa dal Meetup genzanese – rimaniamo basiti dalle scelte fatte e deliberate dall’attuale giunta genzanese. Stavolta sono quelle riguardanti l’incarico che sta e assegnato a Lucilla Landolfi per ricoprire il ruolo di comandante dei vigili di Genzano di Roma.
Se è vero che è stato svolto regolare concorso è altrettanto vero che la funzione di controllo degli attuali amministratori una volta di più sembra peccare di superficialità.
Ci domandiamo se non sia inopportuno nominare alla guida della polizia locale, quindi con enormi poteri e uno stipendio tutt’altro che irrisorio, una persona che attualmente risulta indagata per abuso di ufficio e falso materiale e ideologico per una vicenda legata alla “Napoli Trans – Fp logistica” a Fisciano dove l’attuale vincitrice del concorso genzanese era Comandante e a seguito della quale fu rimossa a marzo 2017, quindi non più di un anno e mezzo fa, dall’incarico.
Lungi da noi dal voler processare qualcuno soprattutto quando non esiste alcuna sentenza e, secondo ma non meno importante, farlo laddove la notizia si apprende da fonti di stampa e non direttamente dalla Procura. Se però fossero vere le parole riportate dai giornalisti di rtalive.it, e non abbiamo motivo di dubitarne, ne facciamo un discorso di opportunità.
Sul controllo della quotidianità e della sicurezza dei cittadini servirebbe intransigenza e immacolatezza assoluta.
Per completezza riportiamo una sentenza del Consiglio di Stato, la n. 3542/2016 che cita: “Qualora un bando di gara preveda, tra i requisiti di ammissione, di «non avere procedimenti penali in corso» l’espressione «procedimento» deve intendersi come inclusiva delle varie ipotesi nelle quali un soggetto assuma la qualità già di indagato nella fase delle indagini preliminari”.

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