POLITICA

Monte Porzio, il Sindaco Pucci si è dimesso. Comune al voto nella primavera prossima

monte porzio piazza

Alla fine ha ceduto: il sindaco Emanuele Pucci si è dimesso e  al Comune di Monte Porzio Catone si è aperta ufficialmente la crisi che  porterà inevitabilmente al commissariamento,  salvo un ripensamento in extremis dell’ormai ex sindaco il quale ha, comunque ancora venti giorni di tempo per ripensarci.  La cittadina tuscolana si prepara  quindi  alle elezioni amministrative anticipate che dovrebbero svolgersi nella primavera prossima.

L’argomento, “pomo della discordia” che ha fatto “crollare” l’amministrazione è stata la questione della struttura commerciale che dovrebbe sorgere in località Pilozzo nell’area dell’ex vivaio.

La presentazione della delibera proposta da Pucci nell’ultimo Consiglio comunale che riguardava  “l’’espressione di volontà contraria alla realizzazione di un edificio ad uso commerciale”, con l’aggiunta successiva  di un emendamento  inserito dal sindaco, senza essersi confrontato preventivamente con la sua maggioranza, che disponeva di “impegnare il Consiglio comunale a fornire con un successivo procedimento l’interpretazione autentica del proprio strumento urbanistico, in particolare dell’art. 19 delle norme tecniche di attuazione” ha provocato il finimondo, cogliendo di sorpresa i consiglieri del Pd, maggiore azionista della sua maggioranza. Così i consiglieri Costamagna, Silo e Grani, per avere spiegazioni chiedevano una sospensione del Consiglio.

“Di fronte  a tale presa di posizione ci siamo visti costretti a non pronunciarci in un senso piuttosto che in un altro in quanto l’inserimento di tale emendamento avrebbe attribuito al Consiglio comunale una posizione che è di esclusiva competenza dell’Ufficio tecnico. Tesi avallata anche da un legale contattato precedentemente dallo stesso sindaco per avere un parere in merito-  spiegano in una nota i tre consiglieri, puntualizzando che “tutta la maggioranza si era trovata disponibile a votare l’o.d.g. oggetto della delibera, esprimendo la volontà politica avversa alla realizzazione del centro commerciale in via Pilozzo”.

Ma, di fronte all’iniziativa “estemporanea” del sindaco i tre consiglieri si erano poi visti costretti ad  astenersi per non causare possibili danni all’Ente, già compromesso dalla pesante situazione finanziaria. “L’astensione non avrebbe comunque pregiudicato l’esito positivo della votazione- sottolineano i tre consiglieri- Nonostante ciò, il sindaco Pucci decideva di abbandonare l’aula annunciando le proprie dimissioni, compromettendo così definitivamente l’esito della votazione della delibera”.

“Insomma – si chiedono Costamagna, Silo e Grani – la decisione è stata compromessa da chi si è astenuto dal voto su un emendamento “a sorpresa”, o da chi ha abbandonato l’aula non portando a termine la votazione della delibera pur avendo la maggioranza in Consiglio comunale”. I tre consiglieri rigettano, quindi ogni responsabilità nelle mani del sindaco dimissionario. Mentre la Società Pilozzo srl, che ha proposto il progetto avrebbe preannunciato di voler denunciare il sindaco Pucci “considerato l’accanimento personale del sindaco nonché le pressioni esercitate a grave pregiudizio della società”. La questione si fa, quindi pesante anche da questo punto di vista e se ne parlerà ancora a lungo.

Maristella Bettelli

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