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Idee Green per rilanciare l’economia italiana

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Il 6 e 7 novembre si è svolto a Rimini un evento organizzato dal Consiglio Nazionale della Green Economy: un appuntamento giunto al VII anno, che rappresenta i cosiddetti “stati generali” del pensiero verde in tema macro e micro economico.

L’appuntamento era fissato nell’ambito della manifestazione Ecomondo, con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente.

Il tema principale affrontato, è stato il rilancio dell’economia italiana che dovrebbe riavviarsi anche partendo da un lavoro intenso sulle possibilità della green economy. Si sono incontrati a Rimini i rappresentanti del mondo istituzionale ma non solo, anche quello delle associazioni e degli imprenditori, dai grandi investitori che possiedono aziende di levatura internazionale, ai piccoli imprenditori, i consorzi e fino a coloro che sono interessati a questo settore come trader on line – coloro sfruttano piattaforme come trade.com

Green economy tra sostenibilità e profitto

Quello verde è stato considerato un percorso imprescindibile per rilanciare l’economia in Italia, non solo sostenibile ma anche attiva e produttiva. Il record delle presenze lo dimostra, oltre 3.000, attenti nell’ascolto dei circa 80 relatori italiani e stranieri, che hanno approfondito temi relativi all’affermazione della green economy in Italia.

Sono state proposte diverse idee di innovazione, che dovranno tradursi in scelte normative per poter essere attive e ridefinire un’economia in forte crisi, trasformandola in un’opportunità di cambiamento.

Per unire sviluppo, tutela dell’ambiente e occupazione, sono stati presentati anche studi sulle possibili misure per la prevenzione del rischio idrogeologico, per affrontare la sfida climatica parallelamente ad un rinnovo del sistema energetico.

Si è parlato della possibilità di puntare sulla cosiddetta economia circolare, valorizzando i risultati raggiunti dopo alcune direttive europee, da attuare in modo ancora più efficace.

Molte imprese saranno sempre più obbligate in futuro a promuovere la qualità ecologica del proprio lavoro, e non solo quelle interessate a settori ambientali – come quelle che si occupano di materiali o della loro trasformazione, ben rilevabili nel loro sviluppo sulle piattaforme di negoziazione materie prime come trade.com

Sviluppi che presumibilmente, se aderenti alla green economy, avranno un ottimo impatto su economia e occupazione – in particolare lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile e multifunzionale e il settore della mobilità urbana alternativa.

Competitività e investimenti nei Programmi Nazionali

Durante alcune sessioni di lavoro e le conferenze, si è auspicato un rilancio del Programma Nazionale per la Rigenerazione Urbana, in cui gli strumenti della green economy possono dare una svolta per questioni legate ai consumi energetici e alla salvaguardia ambientale dei territori urbanizzati.

Limitare il consumo del territorio, evitare l’esaurimento delle risorse energetiche e ripristinare il patrimonio edilizio del dopoguerra, sembrano priorità dei prossimi decenni per diverse categorie di professionisti – dagli architetti agli ingegneri, per le aziende che operano nel settore ambientale e i gestori delle forniture energetiche – da quelli quotati, oggetti del trading su trade.com, finoalle imprese minori che trattano risorse alternative per l’approvvigionamento energetico.

Obiettivo fondamentale è quello della vivibilità, che significa anche competitività italiana sui mercati, oltre che efficienza nei servizi delle tante città italiane. In particolare, l’efficienza energetica rappresenta un obiettivo importante, al pari dell’efficienza nel riciclo dei rifiuti. Gli investimenti andrebbero potenziati nel settore eco-innovazione di ogni ambito, e soprattutto visti i recenti episodi naturali, nel settore della prevenzione rischio idrogeologico.

Anche il Piano Nazionale per l’Energia e il Clima, rappresenta non solo una possibilità di azione di tipo sociale ma anche economico, dato che molte prospettive si possono aprire per rilanciare un’economia su basi differenti, che avrà i suoi massimi frutti ambientali e finanziari tra qualche anno, per chi lavora con occhio lungimirante nel settore economico.