Fatti e cose accadute a Rocca di Papa, ‘molto gravi’, che vedrebbero coinvolto il Presidente del Consiglio, Massimiliano Calcagni, di cui però non è dato sapere.
E’ questo il contenuto della discussione di ieri in Consiglio comunale, all’ultimo punto all’ordine del giorno, che, per accordo tra i consiglieri rimasti – dal momento che erano giunte ormai le 22,30 -, si è tenuto a porte chiuse.
Il documento preparato dal Sindaco Emanuele Crestini,e passato in revisione del segretario comunale e del Presidente del Consiglio facente funzione, Massimo Grasso – dal momento che Calcagni aveva lasciato l’aula abbondantemente prima -, e poi di tutti i consiglieri, è stato ritenuto strettamente personale e con riferimenti che meritavano la trattazione senza la presenza del pubblico, che a quel punto ha lasciato l’aula.
“Si tratta di una questione delicata e a mio avviso molto grave” è stato il commento di Grasso all’indomani della spinosa seduta consiliare, condita, come sempre negli ultimi tempi, dalle frizioni tra la maggioranza di governo ed il presidente Calcagni.
Già nella giornata precedente la prima convocazione del Consiglio era andata a vuoto per mancanza del numero legale: la maggioranza non si è presentata per protestare contro l’organizzazione dei lavori del Consiglio da parte del Presidente, senza preventiva concertazione nella commissione dedicata. Molto contestato – per questa assise – il mancato inserimento della trattazione della surroga della consigliera Carnevali (sostituita alla Comunità Montana da paolo Gatta) come pure l’inserimento all’odg della trattazione della questione del muro di via Frascati, proposto dalla consigliera Sciamplicotti – evidentemente prima della sentenza che ha tolto ogni responsabilità al Comune – senza una delibera a riguardo su cui esprimere una votazione.
Presenti alla trattazione segreta, oltre ai membri della maggioranza, anche il capogruppo del Pd Sciamplicotti ed Elisa Pucci, del gruppo misto.
