CRONACA

Velletri – Francesco Maria Pennacchi, 3 anni dopo la lama affonda ancora nel cuore dei suoi cari: ‘Veglia su di noi’

Verrà celebrata alle ore 12 di oggi, presso la chiesa San Carlo Borromeo di Lugano, in Svizzera, la Santa Messa in suffragio di Francesco Maria Pennacchi, a 3 anni esatti dalla sua tragica morte.

I suoi affetti più cari lo ricorderanno proprio li, a due passi dal cimitero in cui da ormai 2 mesi riposano le sue spoglie mortali. A centinaia e centinaia di chilometri dal posto in cui la sua vita si é infranta, squarciando i suoi sogni di ragazzo e i suoi tanti propositi di giovane appena affacciato nell’età adulta. Lontano dai chiacchiericci di gente che c’ha messo poco, pochissimo, a dimenticare.

Nel suo destino non é previsto un viaggio di ritorno, perché nella tragica notte in cui gli é stata tolta, la sua vita terrena é terminata. Inesorabilmente. E ad appena 32 anni.

Oggi, l’anniversario di quel 27 novembre del 2015, giorno in cui sulla sua esistenza é calato il sipario, ed é iniziato l’incubo per i suoi familiari, costretti a dover vivere senza il suo sorriso.

Il meraviglioso sorriso di Francesco Maria Pennacchi

Un sorriso che é rimasto nel cuore dei suoi cari. Non nei loro occhi, che si sono dovuti “accontentare” di quella lapide, dimora inesorabile per le sue spoglie mortali.

Una coltellata l’ha portato via…una coltellata, la stessa che da quel giorno fa sanguinare il cuore della sua mamma Isabella, di suo fratello Roberto, della sua fidanzata Pamela e di tutti coloro che lo hanno amato, apprezzato e visto crescere.

Rabbia e delusione per loro, che sin dal primo giorno successivo a quella tragica notte, avevano chiesto una giustizia esemplare per il suo assassino, ritrovandosi a dover subire l’onta morale di un rito abbreviato grazie al quale, dai 30 anni comminati in primo grado, si é passati ad un quasi dimezzamento della pena, che in secondo grado é stata mitigata ad appena 16 anni e 8 mesi. Un bel colpo per Lorenc Prifti, il fornaio albanese che quella notte uscì di casa con un coltello bell’affilato e lo infilò nel petto del giovane commercialista veliterno.

Più che le nostre parole parlano quelle di chi da quella notte di 36 mesi fa vive l’incubo di una notte che non conoscerà alba. A partire da quelle di sua mamma Isabella, per passare a Pamela e a Roberto Maria, l’inseparabile fratello maggiore.

 

IL RICORDO DI MAMMA ISABELLA

Roberto, in piedi, insieme a Francesco e alla loro mamma Isabella, in una delle tante serate felici, passate insieme nel locale sulla via Caranella

<<Un giorno mi hai scritto:”ciao madre amore del figlio”
Questo grande e immenso amore che eri te nel tuo essere speciale,nella tua bellezza!
Mi sento una poveraccia senza te!
Sento il vuoto immenso che ho senza te!
Sento un gran dolore nel vivere senza te!
La violenza di quel essere ignobile ha spento la tua vita… in maniera brutale, bestiale, crudele, a te che eri e sarai sempre la meraviglia del genere umano! Ora vivo da 3 infiniti anni senza te nel buio, senza il tuo amore, l’odio, la rabbia e il dolore sono diventati i miei compagni di vita!
Mai smetterò di amarti e sarò sempre orgogliosa di te… amore di mamma>>.

 

IL RICORDO DELLA FIDANZATA PAMELA

Francesco Maria insieme a Pamela

<<Sono trascorsi tre anni dal nostro ultimo bacio…non dimenticherò mai i tuoi insegnamenti, i tuoi valori, il tuo cuore immenso e tutto l’amore che mi hai donato…mi conoscevi meglio anche di me stessa
La tua preziosa vita è stata strappata via dall’ultimo scarto del genere umano
Il tuo meraviglioso corpo stroncato per mano di un infame vigliacco assassino
Il nostro futuro insieme cancellato
E tutto questo senza nessun motivo
Non accetterò mai la violenza che ti è stata perpetrata
Non a te, uomo buono e giusto
Non a te creatura angelica
Non a te così pieno di progetti
Mi manchi immensamente
Un bacio dolce per te in questa notte buia e fredda>>.

 

IL RICORDO DEL FRATELLO, ROBERTO MARIA 

Roberto insieme a Francesco, in uno dei tanti momenti di gioia passati insieme

<<Tre anni!
Tre anni da quella maledetta notte, dove un saluto veloce e fugace, ci ha divisi per sempre.
Tre anni di notti insonni, nella speranza di svegliarmi e di accorgermi che è tutto un incubo!
Tre anni che, mentre sono alla ricerca di pensieri positivi per i milioni di momenti vissuti insieme, vengo soffocato dal malessere e dall’atrocità del tuo assassinio.
Tre anni di ricerca di un motivo per un gesto vile e bestiale da parte di un assassino spietato che ha pensato mille ed una volta prima di fare un gesto infame e di ucciderti.
Tre anni di attesa per una giustizia terrena, per ottenere che chi ti ha tolto la vita avrà una seconda possibilità, quando te non uscirai più da quella tomba.
Non mi rassegno perché il cammino che avevamo iniziato doveva finire insieme, mano nella mano, perché bastava girarmi e te eri lì, a darmi quella forza e quel sentimento che solo un fratello prezioso come te sapeva darmi.
Veglia su di noi e dacci la forza di farci vedere la luce della speranza in questa vita in attesa di quel giorno in cui ci ritroveremo e ci racconteremo faccia a faccia ogni singolo passato lontano.
Sei con me sempre, ogni istante!
Ti voglio bene>>.

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