“Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Lariano, quello che si preannunciava come un altro consiglio tragico per le tasche dei poveri larianesi, abituati ormai al concetto di debito fuori bilancio, si è trasformato in una riprovevole commedia messa in scena dalla maggioranza che prima sfida la minoranza a trovare nel proprio operato debiti fuori bilancio e a distanza di due settimane si vede costretta a riconoscere ben 8 debiti fuori bilancio – ha tuonato la consigliera di minoranza Sabrina Verri -. Debiti che sicuramente non hanno avuto origine durante l’amministrazione caliciottiana ma che per superficialità sono rimasti chiusi nei “cassetti” e che ora, riconosciuti tardivamente hanno visto più che raddoppiato l’importo: da 5.000,00 circa euro a 11.000,00. Soldi che potevano essere investiti diversamente – ha aggiunto la consigliera -. Con la stessa somma quanti bambini e famiglie in difficoltà si sarebbero potute aiutare?”.
La maggioranza approva i debiti, contraria invece la minoranza proprio per i costi aumentati dal ritardo, ma dalla maggioranza, senza giustificazioni, si sfila il consigliere Bartoli che lascia l’aula per non farvi più ritorno.
A quel punto il consiglio continua in affanno, tra richieste di spiegazioni da parte dei membri della maggioranza e con l’uscita dall’aula del Sindaco Maurizio Caliciotti, insieme al vicesindaco Claudio Crocetta, per “salutare qualcuno” si è detto.
“L’imbarazzo della maggioranza è palese – ha tuonato il consigliere Gianluca Casagrande Raffi -. Chiaramente non c’è nessun rispetto per i cittadini né per quelli presenti né tantomeno per quelli rappresentati dai consiglieri”,
Nel silenzio più assoluto del primo cittadino, che ha in capo la delega al Bilancio, rientrato dopo vari solleciti, si è proceduto nell’esposizione degli altri punti. In arrivo 85 mila euro per la scuola, 13 mila per la sicurezza e una variazione di 300 mila per terminare via Mastrella, poiché il finanziamento atteso non è stato concesso. La consigliera Verri fa notare che sulla strada via Mastrella insistono già diverse problematiche e che si rende necessario un ulteriore chiarimento in riferimento all’affrancazione di terreni e degli usi civici.
