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Genzano – Sfollati di piazza Buttaroni, rifiutati i 3 alloggi Ater e riconsegnate le chiavi. Dopo il clamoroso epilogo Savini (AM) lancia la sua proposta in un VIDEO

evacuati piazza buttaroni

Inatteso epilogo, a Genzano, sul fronte dell’emergenza abitativa causata dalla terribile esplosione di piazza Buttaroni, costata la vita al povero Alessandro Abbatini. Nei giorni scorsi, nell’aula consiliare del Comune di Genzano, alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche Abitative, Massimiliano Valeriani, e del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, che tanto si erano spesi per la causa (sollecitato dal consigliere Fabio Papalia), il Sindaco Daniele Lorenzon aveva consegnato le chiavi di 3 alloggi Ater, di edilizia residenziale, a tre famiglie sfollate. 

Oggi il clamoroso dietrofront, reso ufficiale proprio dal Comune, tramite una nota stampa: “Questa mattina – vi si legge – le famiglie a cui il Comune di Genzano di Roma ha consegnato gli appartamenti hanno riconsegnato le chiavi. Negli alloggi individuati, di proprietà dell’Ater, non era previsto un canone di locazione, ma allacci e utenze a carico degli inquilini. Le case non erano disponibili a Genzano, ma nei paesi limitrofi, e di una metratura adeguata al numero di componenti familiari. Abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze di chi si è trovato in una situazione di difficoltà – ha commentato il Sindaco Daniele Lorenzon – cercando per quanto possibile di supportarli verso il ritorno alla quotidianità e sapere che le famiglie hanno trovato una soluzione alternativa e autonoma ci rincuora” ha concluso il Primo cittadino.

Giova ricordare, ad onor di cronaca, che gli immobili si trovavano nei territori comunali di Rocca Priora e Castel Gandolfo. Tutte e tre le famiglie interessate, a quanto pare, hanno assunto un’analoga decisione. La distanza, probabilmente, ha pesato, se é vero che almeno un’abitazione era persino superiore ai 100 metri quadrati. Ma da voci di corridoio sembrerebbe che le abitazioni non si presentassero nelle migliori condizioni igieniche.

Dal Palazzo comunale ci si é limitati alle righe di cui sopra, sebbene non é difficile pensare che possa essere trapelata un pizzico d’amarezza per l’inatteso epilogo, che aveva visto impegnato anche le istituzioni regionali. A questo punto si é in attesa di capire se gli immobili possano essere dati alle altre famiglie in attesa o, invece, torneranno nelle disponibilità dell’Ater per le esigenze delle famiglie che nei Comuni di appartenenza ne hanno fatto regolare richiesta.

Nel pomeriggio il consigliere di minoranza, Michele Savini, non appena venuto a conoscenza di quanto accaduto ha proposto una soluzione alternativa: “Lo SPRAR a Genzano non si farà, essendo cambiato il Governo e le esigenze del Ministero, e non essendoci stata volontà da parte dei genanesi di dare le case in affitto per 3 anni. Proponiamo di riutilizzare quel bando, per mettere a disposizione gli alloggi per le famiglie rimaste senza casa per via dell’esplosione di piazza Buttaroni, magari limitando l’affitto ad 1 anno. Si potrà fare – ha concluso il consigliere di AttivaMente – utilizzando i fondi previsti per lo SPRAR che da ormai 2 anni vengono regolarmente messi in bilancio”. 

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