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Limite orari slot: il Tar dà ragione alla giunta Raggi

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La battaglia della giunta comunale della capitale incassa una importante vittoria, nella regolamentazione dell’offerta di gioco sul territorio.

Con tre ordinanze emesse di recente, il Tar del Lazio ha infatti confermato che la decisione presa dal sindaco Raggi di limitare l’orario di funzionamento degli apparecchi di gioco con vincite in denaro. Il provvedimento approvato lo scorso giugno, stabilisce infatti che le slot possono funzionare solo tra le 9:00 e le 12:00, e dalle 18:00 alle 23:00. Gli orari erano stati scelti in modo da coincidere con l’orario scolastico del mattino, così da scoraggiare al massimo l’accesso al gioco dei giovani, che sempre più spesso vengono attirati da questa forma di intrattenimento.

I dati recentemente pubblicati in merito al gioco nelle slot della capitale, mostrano come questo tipo di azzardo sia ancora una delle passioni maggiori dei romani. Infatti, anche se dal 2016 al 2017, il numero di slot presenti nel comune è passato da 17.320 a 15.650, il denaro speso dai giocatori ha registrato solo una lieve inflessione scendendo da 2,77 miliardi di euro a 2,73 miliardi di euro. L’anno prossimo sarà quindi interessante poter vedere se il provvedimento capitolino sarà stato in grado di incidere in modo rilevante sulla spesa in slot dei romani.

Secondo alcuni esperti del settore, i regolamenti di limitazione dell’offerta che, come a Roma, sono stati adottati anche in numerosi altri comuni del territorio, non garantiscono una riduzione della spesa, quanto piuttosto solo uno spostamento della stessa verso opzioni di gioco a distanza. La convenienza dei casino online senza deposito sta infatti diventando sempre più evidente per i giocatori di tutte le età e soprattutto per coloro che preferiscono divertirsi utilizzando il proprio cellulare. Queste opzioni di gioco legale offrono agli utenti sicurezza e flessibilità e diventeranno un concorrente agguerrito sempre di più dei giochi tradizionali.   

Questo aspetto ed una quasi certa riduzione dei profitti erano le motivazioni che hanno spinto Snaitech S.P.A, Bingo Baldo s.r.l., Sisal S.p.A. e Sisal Entertainment S.p.A. a presentare ricorso presso il Tar contro l’ordinanza, ricorso che però è stato respinto.

Il tribunale amministrativo ha infatti riconosciuto che rientra nei pieni poteri del sindaco la possibilità di regolamentare gli orari di funzionamento degli apparecchi di gioco, come misura a tutela della salute dei cittadini e dell’ordine pubblico. Risulta anche rispettato il principio di proporzionalità, così come sono stati anche garantiti gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: i cittadini ed i loro benessere da un lato, la libera iniziativa economica e la tutela del lavoro dall’altro.

La sentenza del Tar ha tenuto anche a ricordare che oggetto dell’ordinanza sindacale sono gli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro, ovunque installati, ma non coinvolge giochi con altri apparecchi e non tocca gli orari di apertura e chiusura delle sale giochi/bingo.

Inoltre, il fatto che non siano state fatte distinzioni tra esercizi piccoli e grandi sale è giustificato dalla necessità di contrastare l’azzardopatia su tutto il territorio, evitando la semplice migrazione dei giocatori da una zona del territorio ad un’altra, oppure tra diverse tipologie di esercizi autorizzati.

 

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