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Catastrofi naturali e fenomeni atmosferici: cosa può fare l’assicurazione?

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Mai come negli ultimi anni il problema delle catastrofi naturali e dei fenomeni atmosferici è diventata frequente nel dibattito pubblico.

Gli avvenimenti che hanno scandito il 2017 e il 2018 sono stati drammatici e toccanti per molte famiglie italiane che, abbandonate dallo Stato, si sono ritrovate a fronteggiare situazioni d’emergenza in completa solitudine, contando semplicemente sulle proprie risorse.

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Basandosi sul decreto-legge n. 59 del 15 maggio 2012, infatti, lo Stato non è più tenuto a risarcire i danni causati da catastrofi naturali e disastri ambientali ai privati o alle imprese: nel caso di terremoti, alluvioni o eventi fuori dal normale la protezione della propria casa e del proprio patrimonio diventa una faccenda personale, a discrezione del cittadino.

Come fare, allora?

A differenza di altre tipologie di coperture diventate ormai obbligatorie (si vedano l’RC Auto o le polizze per i professionisti), quella contro le calamità naturali è un tipo di assicurazione che deve essere stipulata su base volontaria.

I vantaggi, sebbene vengano apprezzati solo al momento del bisogno, sono innumerevoli e consentono di salvarsi da situazioni effettivamente critiche.

Le polizze di questo tipo, infatti, comprendono:

  • Un sostegno economico in caso di danni
  • Le spese necessarie per la demolizione e lo sgombero dell’area
  • Quelle per il soggiorno in un’altra struttura in un luogo sicuro
  • Quelle per la riparazione o la ricostruzione dell’immobile

Come funzionano le polizze contro catastrofi naturali e fenomeni atmosferici?

Spesso il funzionamento delle polizze sulle catastrofi naturali non è chiaro a chi intende sottoscriverne una e, in questa sezione dell’articolo, il nostro scopo è quello di risolvere qualsiasi dubbio ai più indecisi.

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Questo tipo di copertura, in genere, permette di ottenere un rimborso uguale al valore del danno subito, che viene accumulato attraverso il pagamento di una quota annuale (o mensile) che varia a seconda delle condizioni contrattuali e al tetto massimo stabilito.

In genere, queste assicurazioni possono essere indipendenti, ma possono anche essere abbinate ad altre coperture in essere, proprio come quella sulla casa.

Cosa coprono?

Le polizze in questione coprono tutti i danni materiali e diretti subito dall’immobile e dal contenuto in caso di terremoto, alluvioni, fenomeni atmosferici o inondazioni, mentre restano esclusi maremoti, eruzioni vulcaniche o inondazioni, esplosioni o radiazioni nucleari.

Ovviamente ogni polizza ha le sue peculiarità, quindi è opportuno scegliere la copertura in modo attento.

Come si ottengono i rimborsi?

Gli importi dei rimborsi variano a seconda di molteplici fattori, come:  

  • Le condizioni imposte dalla compagnia assicuratrice
  • Le caratteristiche dell’immobile
  • L’area in cui sorge l’immobile, i metri quadrati, il tipo di immobili e le caratteristiche costruttive
  • Il rispetto delle normative vigenti al momento di progettazione e costruzione
  • Il valore di ricostruzione di un nuovo edificio

Quando si stipula il contratto vengono definiti quali danni l’assicurazione rimborserà in caso di cataclisma e quanto sarà rimborsato per ogni singola tipologia di sinistro.

Da notare: in caso di sciame sismico, i danni subiti nelle 72 ore successive alla prima scossa vengono considerati come parte di un solo sinistro.

Agevolazioni

Con la Legge di Bilancio 2018, assicurando la casa era possibile beneficiare di una detrazione del 19% sul premio versato alla compagnia di assicurazione.

La detrazione andrà richiesta nella dichiarazione dei redditi 2019 che fa riferimento alle spese 2018.

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