di Paolo Colò
Sono passati 30 anni dal 10 febbraio 1989, quando al Salone di Chicago, venne presentata la Mazda MX5. Una piccola spider ispirata alle sportive anni 60’ e 70’ italiane ed inglesi. Leggera, con un’ottima distribuzione dei pesi e la trazione posteriore, aveva tutte le carte in regola per soddisfare gli sportivi più esigenti. Al lancio era dotata di un motore di 1600 cc con una potenza di 115 CV e 136 Nm di coppia. Lunga 3975 mm, larga 1675 mm ed alta 1235 mm era realizzata con un telaio in acciaio e per contenere i pesi, il cofano motore era in alluminio. Il peso totale era di 950 kg a secco.
L’assetto aveva uno schema semplice ma pregevole, essendo dotata di sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote e barre antirollio anteriori e posteriori. I freni, tutti e quattro a disco, erano autoventilati all’anteriore e pieni al posteriore. Lo stile era inconfondibile con il suo profilo basso, i fari a scomparsa e cerchi in lega stile “Minilite” con pneumatici radiali 185/60HR14, divenne un cult.
Le prestazioni erano sorprendenti, coprendo lo 0-100 km/h in appena 9,4 secondi e raggiungendo la ragguardevole velocità di 190 km/h. Nel 1994, con gli aggiornamenti, viene introdotto il nuovo motore di 1800 cc con potenza di 131 cv. Inoltre, viene dotata di doppio airbag e in alcuni mercati di differenziale autobloccante. Anche il telaio subì qualche intervento per aumentarne rigidità e sicurezza. Tutto questo porto ad un lieve aumento del peso, arrivando così a circa 990 kg. A tutt’oggi è uno dei modelli, ormai d’epoca, più ricercati, ambiti e venduti. Le quotazioni attuali vanno dai circa 3500 € per esemplari marcianti ma con la necessità di lavori, finanche a oltrepassare i 10000 € per modelli in ottimo stato di conservazione e per le serie limitate.
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