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Velletri e quel palazzo nel cuore del Monte Artemisio: la lotta contro l’Ecomostro degli ambientalisti de ‘La Spinosa’

ecomostro morice
belvedere ecomostro

Continua la battaglia, capitanata dall’associazione ambientalista “La Spinosa”, per contrastare il palazzo di quattro piani, due seminterrati più mansarde, in corso di costruzione a Velletri nell’ex contrada Morice, in via Colle Giorgi, col nome di “Belvedere”. Una costruzione che proprio “La Spinosa” ha dipinto come “un Ecomostro aberrante e sproporzionato rispetto al terreno, in un contesto di piccole e medie costruzioni in zona collinare”. Nelle scorse settimane é stato quindi costituito il comitato “L’Ecomostro del Monte Artemisio”, che ha in Alex Colucci il suo presidente.

ecomostro morice
La costruzione a distanza di 2 anni e mezzo

Nei giorni scorsi si é svolta la seconda riunione del Comitato e i presenti – si legge in una nota stampa de “La Spinosa per l’Ambiente” – sono stati aggiornati sulle novità acquisite e sulle richieste fatte alle autorità competenti. Si sono inoltre sottolineate con soddisfazione le numerose adesioni al Comitato stesso, che in pochissimi giorni hanno superato le cento unità.
“Siamo venuti a conoscenza che il vecchio edificio aveva beneficiato di ben 3 sanatorie edilizie: un abuso nell’abuso – hanno dichiarato alcuni dei partecipanti -. Tra pochi giorni al Comitato verrà consegnata dal Comune di Velletri la documentazione richiesta per poter studiare gli atti dell’edificio in costruzione e del preesistente”.

ecomostro colle giorgi

All’assemblea hanno portato il loro contributo e la loro adesione anche rappresentanti dei partiti di opposizione che hanno già pubblicamente espresso le loro opinioni riguardo all’Ecomostro. Numerose sono state le proposte al riguardo delle prossime azioni da mettere in campo per la difesa del territorio.
“Nulla verrà lasciato intentato per fermare l’Ecomostro o possibilmente ridurne la cubatura o, se ci fossero gli estremi, demolirlo. D’altronde quando l’ingiustizia diventa legge, l’ecoresistenza è un dovere” hanno concluso dall’associazione guidata da Corrado Bisini.

“Nel corso della seconda assemblea del Comitato contro l’Ecomostro, si è discusso a lungo sugli strumenti a disposizione per avere giustizia: un labirinto quasi inestricabile di leggi sul condono edilizio e i vari “piano casa” saranno oggetto del nostro studio non appena il Comune avrà messo a disposizione gli atti relativi al progetto” hanno dichiarato da “La Spinosa”.

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“Ci sono molti aspetti non chiari nella vicenda che potrebbero portare a contrastare il progetto stesso. Ma come associazione ambientalista riteniamo, insieme ai membri del  comitato, peraltro sempre più numerosi, che un simile attacco al paesaggio non possa essere accettato. In questo senso ci viene in aiuto la Costituzione italiana che all’articolo 9 recita”…la Repubblica …tutela il paesaggio” e all’articolo 42 limita il godimento della proprietà privata “allo scopo di assicurarne la funzione sociale”. E’ evidente che nel caso dell'”Ecomostro” sono stati violati entrambi gli articoli dato che la presenza di un fabbricato così imponente deturpa il paesaggio e che l’iniziativa privata in questo contesto non solo non svolge alcuna funzione sociale ma lede i diritti degli abitanti del luogo e di tutto il territorio”.

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