Cultura

ESCLUSIVA – Velletri, i buoni propositi dell’Arciconfraternita del Gonfalone per l’8° Festival Canoro ‘Giovani Voci per la Vita’

conferenza stampa arciconfraternita

di Maria Lanciotti

Un confronto aperto e propositivo la conferenza stampa indetta dall’Arciconfraternita del Gonfalone di Velletri, che si è svolta mercoledì 13 febbraio in tarda mattinata in Sala Micara per la presentazione del “Festival Canoro Giovani Voci per la Vita” giunto quest’anno all’8^ edizione.

Una buona occasione anche per conoscere più da vicino una realtà operativa sul territorio fin dalla fondazione della Confraternita nel 1348 – al tempo della ‘peste nera’ –  e per fare il punto di un programma in costante evoluzione.

Si sono alternati nel prendere la parola Alberto Quattrocchi, attuale presidente dell’Arciconfraternita, e il segretario Creazzi Gianmauro; presente anche il Camerlengo Gianni Mariani.

conferenza stampa arciconfraternita

Significativo il contributo apportato dalla presenza di Tullio Sorrentino, in rappresentanza della Fondazione Arte e Cultura di Velletri (FONDARC) che si occupa della gestione del Teatro Artemisio, e di Francesca Argenti, assessore all’Urbanistica, Ambiente e Toponomastica, in rappresentanza dell’Amministrazione, che ha portato anche i saluti di Romina Trenta, assessore al Bilancio e Cultura.

Una conferenza stampa, la prima per gli organizzatori, non molto partecipata ma comunque efficace, che si è tradotta in una chiacchierata informale sicuramente utile per imbastire un discorso di partecipazione e continuità, in appoggio ad un volontariato animato da spiritualità laica, rivolto a chiunque ne abbia più bisogno.

In causa stavolta l’Associazione Peter Pan Onlus, sorta a Roma nel 1994 – fondatrice Maria Teresa Barracano Fasanelli – per  ospitare le famiglie non residenti con i propri bambini oncoematologici in cura presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Umberto I.

Una storia potente riassunta in pochi passaggi: nel Duemila s’inaugura la “Casa di Peter Pan”, nel 2004 nasce la “Seconda Stella” e nel 2007 si aggiunge “La Stellina”. Le strutture vengono poi ampliate e trasferite arrivando a formare un unico grande polo di accoglienza, “La Grande Casa di Peter Pan”.

Una storia di dolore ma anche di profonda umanità, che porta con sé risposte insperate.

“L’idea del Festival nasce in seguito all’incontro con questo tipo di malattia, coinvolgendo tante persone” – ricorda il presidente Quattrocchi, rifacendo il punto della situazione. “Le iniziative sono in crescita, prima al Teatro Aurora, 100/150 spettatori, poi al Tognazzi con oltre 300 persone, quest’anno all’Artemisio e contiamo di riempirlo. Già da qualche anno abbiamo il patrocinio del Comune e della Confederazione Nazionale delle Confraternite. Quest’anno si è aggiunta anche  la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Velletri, che partecipa con l’orchestra della scuola “La Mi Fa” diretta dal Maestro Sandro Paoletti”. Poi rispondendo a qualche domanda, precisa: “Il nostro operato ha finalità sociali, non c’è stata mai interruzione nonostante le varie difficoltà, tra cui la totale inesperienza iniziale. Il festival si svolgerà sulla falsariga delle precedenti edizioni, in collaborazione con le scuole Andrea Velletrano e Marcelli, grazie alla squisita disponibilità della dirigente, prof.ssa Antonella Isopi. Si spera che questo spettacolo sia l’inizio di una lunga serie, ma sempre affiancato da tante altre attività. Coinvolgere i bambini e le famiglie con cose semplici per aiutare gli altri, è la cosa più bella per tutti noi”.   

“Il gruppo di voci dei bambini si rinnova ogni anno con nuove audizioni” interviene Creazzi. “Al canto si vanno ad aggiungere altre discipline, altri strumenti, anche la danza, grazie alla collaborazione di alcune scuole di ballo, guardando anche ai giovani talenti”.

Importante e ingrato il ruolo del Camerlengo, ma Mariani non si limita a fare il tesoriere: “Il mio incarico, oltre che lavorare con gli sponsor, è di rafforzare questi confratelli, un gruppo di lavoro di circa 35 persone, con sempre nuovi ingressi”.

“La consegna del ricavato – informa ancora il presidente – è stata stabilita per il 28 aprile alle ore 10.00 presso la chiesa Ss. Pietro e Bartolomeo in via S. Pietro, sede della confraternita, dopo la santa messa celebrata dal vescovo Mons. Apicella. Sono stati già devoluti 10.000 euro con il ricavato delle passate edizioni del festival, una goccia, ma nel mare ogni goccia è importante”. 

“Le attività dell’Associazione si stanno realizzando verso il sociale. Dopo un percorso di anni, ora anche il teatro” rileva Sorrentino, “un passo avanti da condividere con le istituzioni”. E propone: “Si potrebbe pensare a nominare un direttore artistico”.

Ma pur sentitamente grato, Quattrocchi fa notare che “la nostra presentatrice, prof.ssa Maria Rosaria Perillo, è anche direttore artistico, braccio scientifico che ci sostiene con la sua esperienza musicale coadiuvata da altri colleghi”. Informa inoltre che ospiti della serata saranno i ‘Gemelli di Guidonia’, conosciuti in seguito al terremoto che nel Maceratese nel 2016 demolì le scuole. “Le nostre attività – specifica – hanno scopo benefico ma anche culturale, il nostro impegno ci porta a lavorare con persone esperte, siamo aperti a tali possibilità”.  

Così saluta in chiusura l’assessore Argenti: “Queste sono iniziative importanti che fanno riflettere. Si dovrebbe riscoprire, far rinascere, il piacere delle cose semplici improntate all’amore. Sono felice di poter partecipare di persona, il Comune è presente”.

Altrettanto sentite le parole di Sorrentino, che rifacendosi a papa Francesco parla di fratellanza umana, auspicando che “dai piccoli fratelli della confraternita si possa estendere l’amore l’uno per l’altro, portarlo all’esterno, nutrirlo, perché sta sparendo”.  

Una sollecitazione che Creazzi raccoglie e rilancia: “Va riscoperto il valore della confraternita, si è perso un po’ il bisogno per cui è nata, in funzione degli ospedali e dell’assistenza ai malati, e attivarsi per i bisogni sociali che sono tanti”.

Il tutto coronato dall’espressa volontà di cooperazione senza alcun protagonismo o secondo fine, ribadita dal presidente Quattrocchi: “Vogliamo farlo insieme”.

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