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Aeroporto Ciampino: già cancellati 3 voli notturni. Più quiete per i comuni coinvolti

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di Elisabetta Di Cicco

Si è svolta il 15 febbraio, presso la sala Consiliare di Ciampino, l’attesa assemblea pubblica organizzata dal Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino (CRIAAC). Con la partecipazione del portavoce e storico fondatore del Criaac, Roberto Barcaroli, dell’assessore ai lavori pubblici di Marino, Adolfo Tammaro, del presidente del VII Municipio, Monica Lozzi (M5S), del consigliere Regionale Lazio, Marco Cacciatore (M5S) ed infine di Marilena Checchi, portavoce del movimento pentastellato ciampinese, si è aperto il dibattito cittadino sul recente Decreto n. 345 del Ministro Costa che prevede la cancellazione di 35 aerei al giorno entro il 2020. 

“Siamo delle vittime dirette di questa situazione”, ha esordito Barcaroli  –. Ogni cittadino deve conoscere questo piano di rientro nella legalità, per rivendicarne il rispetto dei contenuti, dei tempi e dei modi previsti”.

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Il Criaac è impegnato in una lunga battaglia da ben 14 anni, il loro lavoro ha fatto leva sul grave impatto che gli aerei hanno sull’ambiente e sulla salute delle persone, in particolare la dispersione di un elemento cancerogeno come il cherosene. Molto approfondita è stata anche la questione delle rotte aree, l’aeroporto G. B. Pastine rappresenta un caso unico al mondo perché gli aerei, invece di seguire delle rotte tracciate, passano sulle case dei cittadini in aree densamente abitate. Su questa questione Alessandro Lioi, coordinatore del comitato civico di Santa Maria delle Mole, si è dimostrato molto preoccupato per il centro abitato della frazione.

Come ha affermato il deputato del M5S Marco Bella presente all’assemblea, “l’aereo è un simbolo di modernità e di progresso ma la vivibilità e la salute delle persone non possono essere una moneta di scambio”.

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Barcaroli ha spiegato nel dettaglio quanto previsto dal nuovo Decreto ministeriale che ha come obiettivo fondamentale la riduzione del rumore degli aerei per far sì che i cittadini possano vivere nella quiete acustica, rivolgendo un’attenzione particolare anche all’analisi dei siti sensibili, come le scuole, le quali potrebbero necessitare di maggiori tutele. Il Ministero dell’Ambiente ha dunque imposto i seguenti tempi di risoluzione al Gestore aeroportuale (Aeroporti di Roma). La data di inizio del Piano è il 15 dicembre 2018, a dicembre 2019 il Gestore dovrà dimostrare di aver ridotto i voli notturni e che siano state attuate tutte le misure per ridurre il rumore. Inoltre il Gestore ogni anno dovrà presentare alla Regione Lazio, al Ministero dell’Ambiente e ad Arpa Lazio (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) che nei tre comuni colpiti (Marino, Ciampino e il VII Municipio) sia effettivamente avvenuto il miglioramento. Già in data odierna è possibile verificare che tre voli notturni sono stati cancellati, ovviamente verranno garantiti i voli militari, di soccorso aereo e tutti quelli prioritari. Il 18 febbraio 2019 il Gestore dovrà presentare alla Commissione aeroportuale un progetto di Decollo e Atterraggio con nuove rotte per consentire il minor fastidio possibile ai cittadini delle zone di Marino, Cava dei Selvi, Santa Maria delle Mole e Frattocchie dato che i decolli avvenivano proprio in direzione sud.

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A dicembre 2019 la fascia del rumore aeroportuale dovrà esser rientrata a ridosso del confine aeroporto. Infine nel 2020 il gestore dovrà presentare un nuovo piano regolatore dell’aeroporto che dimostri che il numero di voli ridotto abbia riportato tutto nei limiti delle norme riguardanti il rumore e l’ambiente. 

“Vedere questa sinergia che ha portato a un risultate del genere è una forte motivazione per continuare – ha commentato Marilena Checchi (M5S) –, siamo contenti che il Criaac abbia portato la propria voce alle istituzioni”.

“Questo per noi è un importante risultato – ha dichiarato Barcaroli – e faremo di tutto per il suo raggiungimento. Per far sì che il decreto possa funzionare è necessario che i cittadini si rendano conto che questo potrebbe essere il momento di svolta”.

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