di Nicola V. G. La Rocca
Martedì 19 febbraio, in occasione del 75º anniversario della ricorrenza dell’eccidio nazista avvenuto presso l’ex contrada di Pratolungo, l’Amministrazione comunale di Velletri, insieme alle rappresentanze dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle forze di Polizia, ha onorato la memoria delle vittime celebrando una Messa in loro onore presso la parrocchia di Santa Maria del Carmine, deponendo poi la corona di alloro presso la stele commemorativa.
In rappresentanza del Comune di Velletri hanno preso parte alla commemorazione il sindaco di Velletri Orlando Pocci, il vicesindaco Giulia Ciafrei e gli assessori Menicocci, Favetta e Argenti. Insieme a loro anche il Presidente del Consiglio comunale, Sergio Andreozzi, e i consiglieri di maggioranza Giorgio Fiocco e Sabina Ponzo.
La cerimonia è iniziata con la Messa celebrata da Don Gabriele, il nuovo parroco della chiesa di Santa Maria del Carmine, che si é concentrato sulle responsabilità dei politici in merito alla tanta diffidenza che, al giorno d’oggi, affligge tante persone, che “vedono nell’altro qualcuno di cui preoccuparsi, un approfittatore, un delinquente. La pace non si costruisce in questo modo, non può nascere da un cuore chiuso, arido ed egoista. Bisogna ricordare i valori di giustizia e integrità” ha aggiunto Don Gabriele.
Il discorso ha voluto rappresentare un monito per scongiurare la svalorizzazione della pace che stiamo vivendo, ed è stato definito da Valter Fabiani, presidente del Comitato Velletri Sud, come una predica “molto politica, che richiama l’attenzione su chi produce guerra invece che incentivare la pace”.
Conclusasi la Messa, il sindaco Orlando Pocci ha ricordato a tutti i presenti le atrocità vissute durante la guerra dai veliterni del tempo, e come quei momenti di terrore fossero stati tenuti in vita nella loro memoria dai racconti dei loro nonni e genitori. Richiamando quindi la necessità di continuare a trasmettere i valori della Costituzione ai giovani, “la cui stesura è costata immensi sacrifici e sofferenze”.
È pesata l’assenza delle scolaresche, che gli anni precedenti avevano sempre accompagnato lo svolgersi della cerimonia. Una presenza ritenuta fondamentale in maniera unanime da tutti i presenti per il coinvolgimento delle generazioni future.
Successivamente le rappresentanze si sono spostate presso la stele commemorativa di Via di Pratolungo, e con la lettura della pronipote di Renato Priori, uno dei martiri dell’eccidio, sono stati rivissuti i momenti di terrore che hanno portato al rastrellamento e alla successiva esecuzione delle 12 vittime, il 19 febbraio del 1944.
È intervenuto infine anche Gianmarco Dora, presidente dell’ANPI di Cisterna di Latina, ricordando la presenza anche di due cisternesi tra le vittime dell’eccidio. Evidenziato l’impegno dell’ANPI nel tenere vivo il ricordo anche nel suo territorio, con attività di collaborazione tra scuole e amministrazione comunale.
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