Cultura

CN MOTORS – Giancarlo Fisichella, da ‘Il profumo dell’asfalto’ alla Formula 1

Il pilota della Ferrari parla del suo libro

Martedi 19 febbraio, alla libreria Mondadori di Velletri, l’ex campione di Formula Uno, Giancarlo Fisichella, ha incontrato il proprio pubblico e firmato le copie del suo libro “Il profumo dell’asfalto” (edito da Sperling&Kupfer).

Il pilota della Ferrari parla del suo libro

In un’atmosfera di emozione collettiva il pilota ha testimoniato i meriti del padre per averlo fatto appassionare alla Formula Uno e il primo incontro con le quattro ruote avvenuto all’età di 8 anni, sull’autodromo “Pista d’oro” nel comune di Guidonia Montecelio.

L’esordio arriverà il 10 marzo 1996 in Formula Uno con la squadra automobilistica Minardi: “All’epoca ero solo un collaudatore, ma dieci giorni prima della corsa a cui ci stavamo preparando Minardi stesso mi chiamò per comunicarmi che avrei sostituito il pilota titolare nella corsa. Così mi ritrovai al briefing dei piloti insieme a Schumacher, Gerhard Berger e Jean Alesi. Solo allora capì che il sogno stava diventando realtà”.

Il pilota della Ferrari, Fisichella, mentre parla del  suo libro

Il pilota della Ferrari ha continuato facendo sognare il pubblico, raccontando le sensazioni che ti legano all’asfalto quando accendi il motore e senti l’adrenalina scorrere nel sangue. Un binomio, quello tra corse ed adrenalina, che necessita di elevatissime capacità di concentrazione: la carta vincente del suo grande amico Schumacher.

Parlando della sua amicizia con il grande campione, ha chiarito i nostri dubbi sul rapporto che intercorre tra compagni di squadra: “In pista il tuo compagno è il tuo primo avversario, perché ha la stessa macchina e ti ci puoi confrontare. Bisogna però andare oltre, imparando a collaborare e a lavorare insieme per andare avanti, come abbiamo fatto io e Alonso”.

Approfondendo il tema delle prestazioni del mezzo ha dichiarato senza remore: “La performance della macchina è in primo piano rispetto alle abilità del pilota, il poter contare su di un mezzo prestante conta più del 70% durante la corsa”.

Nel suo libro il pilota romano affronta anche il ruolo che hanno avuto i personaggi dietro le quinte come Minardi e Briatore: il primo descritto come un vero e proprio scopritore di talenti, mentre il secondo vestiva i panni del manager perfetto, estremamente professionale nella gestione dell’organizzazione ma meno dal punto di vista tecnico nel campo in cui operava.
Concludendo con la valutazione di Hamilton, come “un pilota che è destinato a segnare la storia della Formula Uno”, il campione ha poi iniziato a firmare gli autografi sulle copie del suo libro, tra le domande del pubblico e il raffinato aperitivo offerto da “958 Santero”. Un altro successo collezionato dal Mondadori Bookstore di Velletri.

Nicola V. G. La Rocca

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