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Marino – Nell’incontro tra commercianti l’Amministrazione é stata la grande assente. Ecco come é andata

Nella foto di Alessandro Pace, la sedia del Sindaco, lasciata vuota.

di Francesca Marrucci

Si è tenuto ieri sera presso la Sala Lepanto di Marino, l’incontro indetto dalle tre categorie di commercianti marinesi, insieme agli artigiani e agli agricoltori. Invitate per l’occasione anche le Associazioni, a completare il quadro delle realtà civiche cittadine.

Nella foto di Alessandro Pace, la sedia del Sindaco, lasciata vuota.
Nella foto di Alessandro Pace, la sedia del Sindaco, lasciata vuota

Grande assente l’Amministrazione comunale che, tramite un messaggio, si è detta indisponibile a partecipare a quell’assise per la ‘tutela della trasparenza dei rapporti’ e ha invitato i presenti ad un altro incontro in Aula consiliare il 4 marzo alle 13.30, in cui il Sindaco ‘illustrerà ila linea politica del programma elettorale dei 5 Stelle, aggiornata con le attività avviate o in fase di avviamento’.

A rimarcare questa mancanza di confronto è stata lasciata vuota la sedia in prima fila che era stata riservata al Sindaco, sedia che per tutto l’incontro ha raccolto biasimo e critiche sia da chi è intervenuto che dal pubblico numerosissimo.

L’evento aveva lo scopo di trovare un punto di partenza, tutti uniti, per rilanciare Marino, partenza che appunto, nell’animo degli organizzatori doveva vedere partecipe anche e soprattutto l’Amministrazione comunale.

A rappresentare le istanze degli esercizi commerciali c’erano Patrizia Ludovisi per la Confcommercio, Cinzia Franchitti, per l’ACCS, Roberto Frezza per l’Unione Commercianti e Massimo Caucci in rappresentanza dell’ACF. Erano inoltre presenti Guglielmo Schiaffini, della Coldiretti e in rappresentanza della Confartigianato, Fabio Martella, che trattenuto per questioni familiari fino a tardi, è stato sostituito da Lucia Lanciotti.

I commercianti hanno letto una lunga lista di rapporti ed episodi che li hanno visti protagonisti insieme all’Amministrazione, lamentando, di questa, la mancata risposta anche per le questioni più semplici. Più volte la frase ‘Ci sono voluti 8 mesi per mettere due fioriere e due cestini’ è stata rimarcata dai Presidenti delle rispettive sigle.

Si è poi parlato di un paese sporco, abbandonato, vandalizzato, senza servizi, ribadendo l’incapacità, in 3 anni, da parte dell’Amministrazione di adempiere anche alle opere più urgenti e basilari, come la semplice apposizione di una cartellonistica adeguata o riuscire a far sì che nel Centro Storico l’illuminazione pubblica funzioni di notte e non di giorno.

Nella foto di Francesca Marrucci, il tavolo degli interventi.
Nella foto di Francesca Marrucci, il tavolo degli interventi.

Patrizia Ludovisi ha anche elencato le proposte progettuali, spesso riguardanti il complesso del Centro Storico, che sono state ignorate dall’Amministrazione Comunale e ha ricordato come il già citato Tavolo mensile con l’Assessore sia ormai disertato perché in 3 anni non abbia mai prodotto niente di utile, solo una sequela di ‘vedremo’ rimasti lettera morta.

Hanno ricordato le manifestazioni, seppur localizzate, da essi finanziate, non ultima l’illuminazione per le festività natalizie: ‘Il Comune non ha messo una lira, se non l’autorizzazione all’uso del suolo pubblico,’ ha ricordato Cinzia Franchitti. ‘Senza noi commercianti, il Centro Storico sarebbe stato al buio per tutto il periodo di Natale, dato che, tra l’altro i lampioni continuano ad essere accesi solo di giorno!

Roberto Frezza ha fatto presente come Marino debba rivolgersi ad un turismo di nicchia e di qualità, unica alternativa al turismo di massa fagocitato dalla Capitale, ma deve essere servito da un trasporto pubblico adeguati, strutture ed infrastrutture all’altezza, parchi curati e un centro storico finalmente riqualificato ed attraente.

La rabbia e la frustrazione dei commercianti è stata abbracciata anche da artigiani e agricoltori che hanno anche proposto percorsi di condivisione e valorizzazione del territorio e dei prodotti locali, partendo però proprio da una riqualificazione dei luoghi, che attualmente non offrono un’attrattiva nemmeno per gli stessi marinesi che preferiscono trascorrere il proprio tempo libero fuori.

È stata denunciato l’immobilismo dell’amministrazione, unito all’inefficienza e all’inefficacia delle poche iniziative prese senza l’aiuto di associazioni e categorie e certo l’assenza all’incontro non ha migliorato il giudizio dei cittadini.

Anche le Associazioni, invitate ad intervenire, hanno testimoniato non solo le difficoltà di rapporto con l’Amministrazione, ma anche con le categorie ospiti.

Francesca Marrucci, Presidente di Punto a Capo Onlus, ha ricordato come già 30 anni fa scrisse il primo articolo sui problemi del commercio a Marino e da allora poco è cambiato. Ha ricordato le difficoltà incontrate anche tra Associazioni per formare ViviMarino, date soprattutto dal fatto che a Marino si parla sempre di competizione e non di collaborazione: tra associazioni, tra categorie, tra associazioni e categorie.

Questo ha fatto sì che le varie amministrazioni succedutesi abbiamo approfittato e in molti casi alimentato le frizioni per poter fare ‘dividi et impera’.

Non si può nemmeno continuare a dire che la responsabilità della situazione attuale sia sempre di qualcun altro,’ ha detto la Marrucci. ‘O ci si assume tutti le proprie responsabilità, commercianti, associazioni, cittadini, amministrazione e si riparte da zero e a pari livello, con la cognizione chiara che tutti uniti si deve lavorare per quello che è un patrimonio comune, oppure non ci sarà alcuno sbocco positivo per il paese e le sue realtà’.

L’esigenza impellente è quindi di fare rete, di unirsi, categorie di settore e associazioni per affrontare insieme e con progetti condivisi bandi e la stessa compagine amministrativa.

Fabiana Giansanti, Presidente dell’Archeoclub, ha messo il dito anche in un’altra piaga: il fatto che a Marino i turisti (pochi) vengono pure, nei fine settimana, ma trovano tutto chiuso. ‘E quando, dopo aver visitato Marino Sotterranea, chiedono dove acquistare una bottiglia di vino, non si sa dove portarli,’ ha affermato la Giansanti. ‘Inoltre, la responsabilità di un paese ormai ridotto in modo vergognoso è anche dei cittadini perché chi vandalizza luoghi comuni come il Sottopasso, il Terrazzone o distrugge l’arredo urbano sono i nostri figli ed i nostri nipoti, quindi tutti dobbiamo assumerci il compito di invertire la marcia e cominciare a pensare al paese che lasceremo alle generazioni future’.

Vista la presenza di molti consiglieri di minoranza e del consigliere regionale Adriano Palozzi, si è assistito poi ad una serie di interventi di matrice politica che a parte del pubblico non sono risultati graditi.

La manifestazione si è chiusa senza ulteriori appuntamenti, non è dato quindi sapere se questo ‘tavolo’ sarà creato o no, anche se questa mattina sui social molti Presidenti dei commercianti ribadivano la necessità di iniziare questo percorso condiviso oppure pena la morte civile ed economica di Marino.

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