di Elisabetta Di Cicco
Un altro nome è sceso oggi nel campo delle elezioni comunali ciampinesi. Sarà Dario Rose il candidato sindaco di Diritti in Comune, il gruppo, apertamente di sinistra, lo ha annunciato oggi in una presentazione del loro progetto al Geff Caffè Bar di Ciampino.
“Ho accettato questa candidatura perché conosco da tempo il lavoro che associazioni e comitati che si riconoscono in questo progetto stanno portando avanti da anni”, ha espresso Rose.
Archeologo di 53 anni e romano, Dario Rose vive a Vermicino ma lavora costantemente per il territorio ciampinese dalla seconda metà degli anni Novanta. Dario Rose ha studiato ed analizzato in maniera approfondita la situazione disastrosa di questa città ed insieme ai suoi colleghi ha cercato dei macro temi da cui ripartire, alcuni di questi sono ben visionabili nello scorso Manifesto dei Diritti in Comune diffuso qualche settimana fa. Il Manifesto ha avuto tra i suoi obiettivi principali quello della rinascita di una città che vive da troppi anni in uno stato di abbandono, in poche settimane l’appello ha raggiunto un numero di firmatari davvero soddisfacente. Diritti in Comune non rappresenta una lista bensì una coalizione, una confluenza di storie politiche diverse tra loro ma con principi in comune e lo si può capire dalle varie provenienze politiche dei firmatari.
La salvaguardia di Ciampino è l’esigenza da cui sono partiti per portare avanti un percorso promosso da persone attive da anni su diversi fronti. Lorenzo Nardella, membro di Partecipazione Civica e della rete di Diritti in Comune, ha specificato la loro forte volontà di entrare nella sfida di queste elezioni partendo dal basso e soprattutto lanciando uno sguardo che vada al di là del voto del 26 maggio. Durante la campagna elettorale il loro obiettivo sarà di aprirsi al dialogo, ma non si tratterà di colloqui tecnici e “politichesi” ed è in questo che Dario Rose rappresenta una novità nel panorama politico ciampinese.
Tra i temi dibattuti durante l’incontro, quello che ha suscitato più interesse e che rappresenta il nucleo del programma è la restituzione di uno spazio pubblico ai cittadini, ovvero dei luoghi per il benessere quotidiano, dai parchi alle zone pedonali e ciclabili. Rivalutare gli spazi pubblici è innanzitutto un’opportunità per rimuovere da Ciampino l’appellativo di “città dormitorio”.
Altro tema caldo è quello del recupero degli spazi abbandonati, dei monumenti presenti nel territorio lasciati alla deriva, dai casali della Marcandreola alle ville di Villa Imperiale e di Via Bruxelles, fino al teatro Vincenzo Cerami. Ma gli argomenti della coalizione Diritti in Comune non si fermano solo alle problematiche tecniche della città, vanno a toccare anche macro-temi di carattere generale come i diritti della persona, l’uguaglianza, la solidarietà, i diritti sociali e quelli sulla salute. Non verranno lasciati da parte neanche la marginalità l’immigrazione, verranno infatti fatte delle proposte riguardanti il campo rom.
“Diamo la disponibilità ai cittadini che vogliono riappropriarsi della città, di unirsi a noi e lavorare insieme — ha dichiarato il candidato sindaco aprendo le porte ad eventuali proposte e collaborazioni da parte dei cittadini — occorre fare un salto di qualità nella partecipazione attiva”.
commenta