di Michela Emili
Dopo circa due mesi il Consiglio comunale di Rocca di Papa è tornato a riunirsi nel tardo pomeriggio di ieri, e a tenere banco è stata la confusione e le diatribe politiche, nonché mediatiche.
Tempo prezioso, quello del dibattito politico, speso a discutere sull’inversione dei punti all’ordine del giorno, proposta da Roberto Trinca, che in sostanza spostava alla fine le mozioni e le interrogazioni della minoranza, nonché le comunicazioni del Presidente del Consiglio, per portare in prima battuta i punti inseriti all’odg dalla minoranza, tra cui quello della decadenza della consigliera di minoranza Roberta Carnevali.
A nulla è valso l’appello della consigliera Marika Sciamplicotti a non stravolgere l’ordine del consiglio, per poi rischiare di veder abbandonare l’aula facendo mancare il numero legale, come già successo in passato. “Non può essere una regola bensì un’eccezione in caso di impegni” ha ribadito Sciamplicotti, cui ha fatto eco Lorenzo Romei: ” Sistematicamente le interrogazioni e mozioni vengono spostate alla fine e si nega il dibattito democratico. A cosa serve la minoranza? “.
Dello stesso avviso il Presidente del Consiglio: “Non credo si debba stravolgere l’ordine che è stato approvato in commissione da tutti i consiglieri di maggioranza presenti”, con Pasquale Boccia che ha sottolineato il possibile vizio che si sarebbe potuto avere se anche il punto delle comunicazioni del Presidente – figura terza e garante del Consiglio – fossero state spostate alla fine.
Emblematiche le parole di Paolo Gatta, che prendendo la parola ha detto di avere impegni improrogabili e che non si può parlare di abbandono sistematico dell’aula, perchè – parole sue -, “è successo due o tre volte”.
Nonostante le rassicurazioni di proseguire fino alla fine, però, l’assise si è interrotta prima della sua conclusione, impedendo – come si temeva – alla minoranza di affrontare il punto delle mozioni e delle interrogazioni.
L’assise ha dunque sancito la decadenza dalla consigliera di minoranza Roberta Carnevali, punto inserito all’ordine del giorno dopo mesi di “resistenza” da parte del Presidente del Consiglio, Massimiliano Calcagni. Lo stesso, documenti alla mano, ha evidenziato l’obbligo, da regolamento, di inserire all’odg la discussione in merito alla decadenza di Carnevali, troppe volte assente in Consiglio e alle Commissioni consiliari. “Sono sempre in minoranza e voto per il bene del paese – ha aggiunto Calcagni, per rispondere alle accuse mossegli dalla stampa locale – e non ho nulla contro l’Amministrazione qualora porterà avanti scelte per me giuste”.
La confusione dei lavori, condita da toni concitati, è stata amplificata anche al momento dell’invito al pubblico, da parte della nuova segretaria comunale, di spegnere le telecamere, benchè il regolamento comunale non vieti espressamente di effettuare riprese. Questo, quando ancora si attende un apposito regolamento per le riprese in streaming dei lavori, più volte annunciate dal Sindaco Crestini.
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