POLITICA

ESCLUSIVA – Genzano – ‘Ecco perché ci siamo dimessi!’. Le ragioni di Fermanti, Mariani, Silvestri e Scoppoletti in una lettera aperta a Daniele Lorenzon

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“Castelli Notizie” – appena data la notizia delle clamorose dimissioni di altri 4 consiglieri del Movimento 5 Stelle di Genzano, preludio all’ormai più che probabile caduta dell’Amministrazione Lorenzon, che col loro voto i pentastellati sorreggevano – é in grado di fornire ai propri lettori (che ci stanno seguendo in migliaia solo da Genzano) le motivazioni del passo indietro. Motivazioni che sono racchiuse nella “Lettera Aperta” che proprio i 4 esponenti del M5S hanno scritto in questi minuti e che di seguito integralmente pubblichiamo.

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Fermanti e Mariani al fianco di Lorenzon ai tempi della campagna elettorale. Si era nella primavera del 2016

A pesare, a quanto pare, la scelta di Lorenzon di partire comunque per il Giappone (dove é andato a promuovere l’Infiorata), rendendo vano il tentativo di parte del gruppo consiliare di ricucire lo strappo venutosi a creare negli ultimi tempi. “Parleremo al mio ritorno” avrebbe detto quello che si accinge ad essere l’ex Primo cittadino di Genzano; una spiegazione che non sarebbe andata giù ai 4, che dopo una decisione sofferta hanno deciso di gettare la spugna.

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Il sindaco Lorenzon e il consigliere Maurilio Silvestri nella scuola Vailati

Con le seguenti motivazioni, precedute da un breve preambolo.

“Nel mezzo della gravissima crisi che coinvolge tutti gli organi di governo del Comune, nonostante il momento drammatico che sta vivendo la nostra città, il Sindaco ha preferito partire verso lidi lontani. Impossibilitati dal poterci confrontare con lui, pubblichiamo una lettera aperta con l’intento di informare con la massima trasparenza i cittadini di Genzano su quanto sta avvenendo. Ai cittadini indirizzeremo in seguito un doveroso resoconto sull’intera esperienza evidenziandone luci e ombre senza peli sulla lingua”.

“Buon viaggio Daniele. Il lento naufragio dell’amministrazione Lorenzon è un boccone amaro da digerire. Capita che le navi vadano a picco, a volte accade per motivi ineluttabili ma la vicenda di Genzano è qualcosa di completamente diverso. La tempesta era ampiamente prevista, gli scogli erano all’orizzonte ma la rotta è rimasta sempre la solita nonostante gli allarmi lanciati da ogni dove. Le dimissioni di D’Amico da Presidente del Consiglio comunale ignorate per due mesi, un primo Consiglio convocato senza alcuna preparazione rivelatosi incapace di eleggere un nuovo Presidente e caratterizzato dalla richiesta di un nome fatta dal Sindaco alle opposizioni, un secondo consiglio nel quale è andata in scena la farsa dell’accordo fantasma con le opposizioni e la conseguente indicazione di voto del Sindaco ai consiglieri di maggioranza subito smentita e respinta dall’ignaro consigliere comunale di minoranza. Poi le sofferte dimissioni dei consiglieri Bongianni e D’Amico che, anche se ampiamente motivate dal punto di vista politico non hanno suscitato alcuna riflessione nel Sindaco che è stato tirato per la giacca dai consiglieri rimasti affinché partecipasse a un incontro di chiarimento e alla analisi di una proposta di riorganizzazione (l’ennesima) che lo aiutasse e lo mettesse in condizione di rilanciare il programma amministrativo per Genzano. Nei giorni successivi al Consiglio comunale, fino a ieri notte, i consiglieri del Movimento 5 Stelle si sono spesi cercando per l’ennesima volta soluzioni per recuperare almeno parte del progetto per Genzano invocando la presenza del Sindaco che ancora una volta ha rifiutato ogni disponibilità. Sono i consiglieri a dover dare risposte alle loro stesse domande? quello che manca, ora come dal primo giorno, è una figura di riferimento capace di far tesoro delle sollecitazioni del gruppo mettendole a sistema con decisione e senza tanti formalismi e soprattutto senza la paura di essere messa in secondo piano dal lavoro di squadra. Ora la tempesta è al culmine e la nave rischia davvero di andare a picco ma il capitano s’è calato in una scialuppa e se n’è andato ad assistere al naufragio da uno scoglio lontano. Null’altro da dire Daniele, prosegui il tuo viaggio ma da ora senza di noi”.

Firmato Maurilio Silvestri, Marco Fermanti, Claudio Mariani e Alessandro Scoppoletti, ovvero i 4 consiglieri da poche ore dimissionari.

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