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Castel Gandolfo, Angeletti polemico dopo la rimozione dei natanti dalla spiaggia: ‘Lì c’era un rimessaggio di privati. A che titolo?’

natanti castel gandolfo
natanti castel gandolfo

E’ scoppiata la polemica a Castel Gandolfo, dopo le operazioni di rimozione di alcuni natanti abbandonati sull’arenile del lago Albano, da parte della Polizia locale di Castel Gandolfo.
Si tratta di imbarcazioni rimaste a lungo senza alcun titolo su di una porzione di spiaggia destinata a rimanere pubblica.
A far luce sulla questione è stato il referente di “Castel Gandolfo in Movimento”, Fabio Angeletti, che in merito ha presentato svariati esposti.

“Potevano rimuoverli molto tempo prima – ha tuonato Angeletti -. Sono stato costretto a fare un esposto ai vigili urbani, nonostante erano già al corrente della presenza di quelle barche in quella parte dell’arenile.  L’esposto è stato inviato il 27 febbraio 2019 allegandogli la bellezza di 15 fotografie.  Ho atteso fino al 2 maggio scorso e poi ho fatto una richiesta di accesso agli atti per avere copia (se esistente) degli accertamenti svolti a seguito dell’esposto effettuato. Poi le hanno rimosse”.

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Ma l’arenile destinato ad uso pubblico è stato a lungo occupato anche da natanti privati che riportavano il contrassegno comunale che – secondo quanto esplicitato nell’esposto del luglio 2018 a firma di Angeletti, “testimoniano l’esistenza di contratti di locazione stipulati tra il Comune di Castel Gandolfo e i proprietari dei natanti”. Un rimessaggio di natanti privati (poi rimossi), che, se così fosse, ha leso il diritto di tutti i bagnanti di usufruire della spiaggia pubblica come previsto dal Piano di Utilizzazione degli Arenili.

“Con quale regolamentazione veniva fissato il canone di locazione? A chi veniva pagata materialmente questa tassa e ogni quanto?” questioni su cui Angeletti, ma non solo lui a Castel Gandolfo, ha provato a fare luce.

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