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‘Altra parata propagandistica all’Ospedale dei Castelli’, Righini e Volpi (FdI) all’attacco: ‘6 mesi di passione per i cittadini. Barricate contro Zingaretti’

Giancarlo Righini e Andrea Volpi

Una reazione durissima quella di Giancarlo Righini (Consigliere regionale di Fratelli d’Italia) ed Andrea Volpi (Consigliere metropolitano di FdI e vicesindaco di Lanuvio) di fronte a quella che hanno definito “l’ennesima parata propagandistica promossa dall’Asl Rm 6 e dalla Regione Lazio”, al momento di commentare quanto accaduto stamane ad Ariccia.

“Questa mattina presso i locali del Nuovo Ospedale dei Castelli Romani si è tenuta l’ennesima parata propagandistica promossa dall’Asl Rm 6 e dalla Regione Lazio. Mentre la struttura è visibilmente e inspiegabilmente ancora vuota e le istituzioni competenti si auto celebrano attraverso la pubblicazione di un libro sui 6 mesi di attività del piccolo e ridotto ospedale vogliamo fare luce sui 6 mesi di passione che i cittadini dei Castelli Romani, del litorale sud e di Aprilia stanno vivendo nel tentare di soddisfare i propri bisogni sanitari in una struttura ospedaliera monca e priva dei principali reparti come Cardiologia e Neurochirurgia”. A dichiararlo, in una nota stampa, sono Giancarlo Righini ed Andrea Volpi, rispettivamente consigliere regionale e consigliere metropolitano di Fratelli d’Italia. 

“Dopo 6 mesi – hanno aggiunto i due esponenti del partito di Giorgia Meloni – troviamo inaccettabile l’azione di marketing che si sta facendo sul nuovo ospedale dei Castelli Romani attraverso la promozione di servizi collaterali, come lo spazio per l’ospitalità degli animali d’affezione, che hanno poco a che vedere con una sanità che punta a risparmiare mantenendo alta la qualità del servizio erogato. Abbiamo seguito con attenzione lo sviluppo e la crescita della struttura, abbiamo evitato di polemizzare attendendone l’apertura, ma ora è giunto il momento di vederci chiaro. Negli spot propinati da Zingaretti si celebra la collaborazione con una Università privata, ma quale sarà il rapporto? Quello che doveva essere un Policlinico avrebbe potuto contare su una vera Università, ma questo è, ad oggi, un piccolo ospedale che ha gli stessi posti letto del San Giuseppe di Albano Laziale. Zingaretti, con il suo operato scellerato, non ha solamente chiuso ospedali funzionanti con reparti e sale operatorie appena rinnovate, ma nel giro di 2 anni ha ridotto i posti letto che servivano l’area dei Castelli Romani da 344 a 135.

Giancarlo Righini e Andrea Volpi
Giancarlo Righini e Andrea Volpi

Il nuovo Ospedale dei Castelli Romani si presenta con il 60% di posti in meno prima concentrati nelle strutture di Genzano, Ariccia ed Albano e con un’offerta visibilmente ridotta sia in termini di quantità che di qualità. Inoltre vorremmo ricordare l’oggetto dell’accordo di programma siglato nel 2007 dalla Regione Lazio, dall’Asl Rm 6 e dal Comune di Ariccia nel quale è stabilito che nel 2020, quindi tra 6 mesi, i posti letto saranno 342. Ci chiediamo come questo impegno assunto dai tre enti possa essere rispettato visto che le procedure per l’assunzione del personale e per l’acquisto di macchinari sono da tempo congelate dalla Regione Lazio. Per raggiungere l’obiettivo dei 342 posti letto certificati nell’accordo di programma tra Enti sarà necessario investire diversi milioni di euro che ad ora non risultano stanziati. Al Presidente Zingaretti non solo promettiamo le barricate che a lui piace evocare fuori dal contesto in cui governa, ma – hanno concluso Righini e Volpi – garantiamo tutto il nostro impegno per fare luce sull’azione di distruzione della sanità locale e regionale che ha messo in campo”.

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