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Rocca di Papa ha reso l’estremo saluto al suo Sindaco, Emanuele Crestini: in migliaia ai funerali

Silenzio. L’esortazione del cardinal Bertone, che ha celebrato i funerali, ha fatto calare in un sommesso raccoglimento l’intero parco comunale di Rocca di Papa, che oggi ha accolto l’estremo saluto al sindaco Emanuele Crestini. Uno stuolo di forze dell’ordine e volontari hanno regolato la folla, così come pure i tantissimi rappresentanti delle istituzioni, le associazioni del territorio e i tantissimi cittadini accordi per le esequie, arginando lo stuolo di giornalisti e cameraman sopraggiunti per documentare l'”evento”, assurto alla cronaca nazionale dopo i fatti della tragica esplosione del 10 giugno.

All’ombra del quadro della Vergine Maria, per l’occasione spostato dal Duomo della città nella tensostruttura allestita sulla pista del parco comunale, si è svolta una sentita cerimonia funebre.

Ai lati, tanti Gonfaloni dei Comuni e stendardi delle associazioni, enti e istituzioni, accorse per ricordare un amico, un collega delle istituzioni,  la figura del sindaco eroe, così come in tanti hanno ribattezzato Emanuele Crestini dopo la tragedia. E tanti, tantissimi sono stati i cittadini noncuranti del sole battente assiepati tutt’intorno.

Stretti accanto alla famiglia di Emanuele, la mamma Vanda, la sorella Beatrice, la figlioletta M.R. e la compagna Veronica, così pure alla vicesindaco Veronica Cimino, la cui fascia tricolore, oggi pesa più che mai, e tutta l’Amministrazione di Rocca di Papa, orfana del proprio amico e massimo rappresentante, c’era la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, i senatori Antonio Saccone e Bruno Astorre, e la deputata Maria Spena, il sottosegretario dell’Interno Vittorio Molteni, così come pure altri rappresentanti della Regione Lazio, tantissimi sindaci dei Comuni dei Castelli Romani ed oltre.

La funzione si è aperta con la lettera di Papa Francesco, che ha voluto mandare il suo personale pensiero al Sindaco Emanuele Crestini, “ferito nell’estremo tentativo di mettere in salvo i dipendenti comunali”. Ricordate anche le parole del Capo dello Stato Mattarella, e del Vescovo della Diocesi di Frascati Martinelli, a memoria di “un sindaco che ha dato la vita per salvare quella degli altri”.

Applausi, tanti, durante la funzione, hanno accompagnato l’arrivo del feretro, così come pure la sua dipartita verso il cimitero. Applausi anche per Vincenzo Eleuteri, il delegato comunale morto pochi giorni prima.

“Mi sembra che in lui si siano adempiute le parole di Papa Francesco nell’udienza generale di ieri – ha detto il cardinal Bertone -. Lo straordinario si fa ordinario e la quotidianità diventa la manifestazione di Cristo vivo”. Il gesto di Emanuele è stato omaggiato e commemorato, affinchè – ha continuato – “sia per i sindaci un eroico esempio da parte di chi li ha preceduti, e che la dovizia nel lavoro faccia in modo che certe tragedie non accadano più”. 

È stata la consigliera Lorena Gatta a dare voce ad una delle letture, per poi auspicare che sia un momento di unione tra la comunità di Rocca di Papa.

L’arrivo del feretro

Toccante la lettera letta dalla vicesindaco Veronica Cimino, che ha ricordato il lavoro ed il percorso intrapreso insieme alla guida della città dal 2016. “Guidati da lui abbiamo imparato un nuovo modo di fare politica – ha detto -. Esposti in prima persona e non dietro alle carte, consapevoli delle conseguenze che scaturiscono dal confronto. Ci ha insegnato una politica a misura di uomo, che fa crescere la fiducia nelle Istituzioni. Emanuele si dedicava anima e corpo a tutti i progetti che avessero come obiettivo il bene della comunità e voleva cambiare il nostro paese con progetti innovativi”.


“Emanuele ci ha insegnato l’altruismo e un forte senso del dovere – ha detto ancora Cimino – . La sua forza e il suo valore si imprimono nell’anima e si trasformano in dovere morale di continuare sulla sua strada. Ci stringiamo alla famiglia di Emanuele in un imperituro e totale sostegno”.

E’ stata poi la compagna Veronica, che avrebbe dovuto yconvolare a nozze con Emanuele nel mese di settembre, a seguire nella lettura di un posato ricordo dell’uomo sindaco, che per tutti però era solo Emanuele. “Lasci un vuoto incolmabile in chi ha avuto il privilegio di incontrare il tuo sorriso, sei il faro a cui guardare per non infrangersi nell’egoismo. Il tuo esempio di umanità svetta come una montagna. Ci auguriamo che sia data continuità a quello che stavi portando avanti anche da chi ti osteggiava per fini personali. Anche per costoro hai lavorato giorno e notte. Dobbiamo tutti onorare il tuo sacrificio”.
“Ciao Amore mio” sono state le ultime parole pronunciate in una funzione che resterà per sempre impressa nella storia della comunità di Rocca di Papa.

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