Arturo Mascetti ha gettato la spugna. In attesa di possibili ragguagli ufficiali, in grado di sentenziare il perché del suo passo indietro, da qualche ora Mascetti non é più il l’Amministratore Unico della Velletri Servizi, la società partecipata del Comune veliterno. Non un fulmine a ciel sereno, quello delle sue dimissioni, ma un fulmine che arriva al culmine di un temporale dagli effetti piuttosto turbolenti, che difficilmente non lascerà strascichi dagli effetti duraturi.
I suoi dubbi, d’altronde, Mascetti li aveva già esposti formalmente, e a convincerlo che non ci fossero più i margini per andare avanti é stata la seduta consiliare di martedì 8 luglio, quando nell’aula più nobile del Palazzo comunale veliterno é andato in scena un Consiglio comunale al termine del quale, una volta diradati i fumi, é rimasto ben poco arrosto.
Un epilogo, quello del triplice fischio giunto anzitempo, che ha lasciato tutto com’era, rendendo di fatto vano un Consiglio comunale straordinario dal quale in tanti si aspettavano una svolta che non é arrivata, rendendo ancor più fosco e nebbioso il futuro della società partecipata.
Ciononostante le prime conseguenze sono arrivate all’indomani, col passo indietro di Mascetti, il cui feeling con la maggioranza di centrosinistra, evidentemente, non era più ben saldo. Troppi i dissapori, troppi persino i rischi. E alla fine, mettendo tutto sulla bilancia, l’ormai ex amministratore unico ha ritenuto non sussistessero più le ragioni per continuare, dando di fatto il via al totonomine sulla sua successione. Una patata bollente di cui il Sindaco, Orlando Pocci, avrebbe certamente fatto a meno…
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