POLITICA

Castel Gandolfo, Angeletti risponde alla Sindaca Monachesi: ‘Sicurezza vuol dire far rispettare le regole’

Fabio Angeletti
Fabio Angeletti
Fabio Angeletti

“Rispondo con piacere alla “durissima nota” della Sig.ra Milvia Monachesi, sindaco del Comune di Castel Gandolfo ” inizia così la replica di Fabio Angeletti alle dichiarazioni del primo cittadino della città del lago .

“Confermo parola per parola tutte le critiche che le ho mosso. Oggi più che mai sono fermamente convinto che se un primo cittadino non riesce a garantire la sicurezza dei propri cittadini facendo rispettare le norme che lei stesso emana, è meglio che stacca la spina e se ne torni immediatamente a casa. Lei “ha puntato moltissimo sulla valorizzazione ambientale, sul rispetto delle regole, su una crescita che porti Castel Gandolfo ad essere il più possibile rispettosa delle regole. Se le ricorda queste parole? Le ha pronunciate quando lei e la sua maggioranza, nel 2016, decise di “esiliare” i nostri Vigili Urbani ad Albano Laziale.

Sa cosa è successo dopo che dalla sua bocca sono uscite queste parole?

  • continua imperterrita a non segnalare in acqua la zona interdetta per la presenza di ordigni inesplosi del secondo conflitto mondiale (altra disgrazia annunciata?);
  • nonostante l’A.I.S.A. Sport sia situata all’interno della zona interdetta, lei rilascia la concessione all’uso dei 600 mq di arenile ad una persona che non risulta esserne più il Rappresentante Legale;
  • mancato rimborso di € 9.638,00 di soldi pubblici per aver proceduto “in danno” alla bonifica dall’amianto di parte dell’area delle tribune olimpiche;
  • continua imperterrita a non ostruire l’ingresso al sentiero boschivo che va da via dei Pescatori a via dell’Acqua Acetosa. La zona, oltre ad essere sotto sequestro per un procedimento penale ancora in corso, è interdetta dalla presenza addirittura di tre ordinanze che ne ordinano la chiusura per pericolo di caduta massi: quella di Castel Gandolfo, la nr. 12 del 9 febbraio 2008, quella del Comune di Albano Laziale, la nr. 28 del 12 febbraio 2008 e quella del Comune di Rocca di Papa, la nr. 28 del 21 febbraio 2008;
  • continua imperterrita, nonostante sia già stato concesso il mutuo dalla cassa depositi e prestiti della somma di € 250.000,00 (che noi cittadini, dal 1° gennaio 2018, stiamo già restituendo), a non avviare la costruzione del marciapiede che metterebbe “in sicurezza” il passaggio dei pedoni e delle persone diversamente abili su via dei Pescatori. Solo ora si è accorta che deve chiedere il rilascio di concessione all’uso di qualche centimetro demaniale alla Regione Lazio? Da quanti anni i suoi uffici sono al corrente che DEVE essere costruito quel marciapiede?
  • continua imperterrita a mantenere accessibile e a non procedere ad una radicale bonifica dell’area ex Stabilimento balneare “Spiaggia Verde” situata difronte al Castelletto. Area completamente abbandonata che, oltre ad ospitare insetti le cui punture provocano fastidiosi pruriti, è anche sommersa da alta vegetazione che nasconde suppellettili di varia natura e grandezza, rifiuti ed escrementi di ogni genere e provenienza. A pelo dell’acqua si notano fuoriuscire i resti di quello che era il vecchio approdo di barche e sono facilmente visibili pericolosi spuntoni di ferro e pali innocenti circondati da mascelle di legno dalle quali fuoriescono numerosi chiodi. Ma tutto questo lei lo sa già, vero? Glielo ho segnalato in data 23 luglio 2019 con mia lettera reg. in pari data a protocollo generale nr. 14938/2019. Il grande problema è che il resto della cittadinanza ne è completamente all’oscuro (altra disgrazia annunciata?).

Ha scritto [e personalmente avrei evitato di farlo, vista la sua decennale esperienza politica castellana] che si moriva al Lago Albano anche prima della sua Amministrazione, e che lei è stata l’unica ad attivare un “servizio di prevenzione e supporto”. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Non voglio entrare nel merito della mia carriera in Marina: ho un foglio matricolare immacolato, con tanto di decorazioni e di onorificenza al “Merito della Repubblica” per meriti ottenuti sia in campo nazionale che internazionale. Quindi ritengo la mia carriera svolta in modo impeccabile e conclusasi con onore. E lei, Sig.ra Monachesi, in 37 anni di carriera politica, cosa ha ottenuto? Dei murales al Terminal Bus (senza alcun dubbio bellissimi)? Grande vittoria. I miei più sentiti complimenti!!

Io non devo dare conto né a lei né a nessun altro e si ricordi che, fino a prova contraria, sono un semplice cittadino che ha servito le Istituzioni, quindi mi sento nel pieno diritto, dopo averla più volte messa in guardia dai pericoli che incombono al Lago Albano e sulla mancata vigilanza sul territorio da parte del Corpo Associato di Polizia Locale (mia lettera nr. 69/2019 del 23 aprile 2019 assunta a prot. gen.le al nr. 8429/2019 del 24 aprile 2019), di esternare tutta la rabbia che provo verso il modo con cui lei sta gestendo la sicurezza sull’intero territorio castellano. 
Desidero ricordarle che è stata eletta come rappresentante di questa comunità e ai suoi cittadini, oltre al dovuto rispetto, deve anche dare conto del suo mandato elettorale. Inoltre, come Autorità di Governo lei è chiamata anche a fornire adeguate garanzie per la loro sicurezza. Garantire la sicurezza, però, non vuol dire semplicemente emettere ordinanze e mettersi “il culo a paratia” (come in gergo usiamo dire noi in Marina), ma vigilare affinché queste vengano rispettate e fatte rispettare dagli Agenti di Polizia Locale.

Lei invece cosa fa? “Per fare un favore ad una persona” nel 2016 ci ha privato del Corpo di Polizia Locale, umiliando – di fatto – la nostra Città. Nel 2016 lei ha privato Castel Gandolfo della deterrenza che un qualsiasi comune deve dimostrare di possedere nei confronti di chi se ne infischia delle leggi e dei regolamenti, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Non ho assolutamente nulla contro chi ogni giorno indossa l’uniforme, con sacrificio e spirito di abnegazione, alcuni sacrificando addirittura la propria salute e i propri affetti. Nessun altro lo può capire meglio di me, nemmeno lei Sig.ra Monachesi. Sono pienamente consapevole che ho a che fare con degli “esecutori di ordini”. Si, di ordini che però provengono dalla politica, ed ho detto tutto. 

Per quanto riguarda la Protezione Civile… è inutile che cerca di strumentalizzare la mia uscita dal Gruppo Volontario Comunale guidato egregiamente dal carissimo Presidente ed amico Fausto d’Angelo, lui conosce molto bene i motivi che mi hanno spinto ad abbandonare il Gruppo e tra questi non vi è sicuramente la mancanza di volontà o il pericolo di sporcarmi i gomiti. Quindi giù le mani dalla mia moralità perché a nessuno di voi, politicanti, vi è permesso di sfiorarla.

Vogliamo parlare del “SE SI VUOLE ESSERE UTILI”? 

Bene. Si ricorda il suo primo discorso di insediamento del secondo mandato? Nel suo discorso chiese la collaborazione da parte di tutti. Le fu data, portando all’attenzione del Consiglio mozioni, interpellanze e interrogazioni… Tutte respinte perché provenienti da una forza politica diversa da quella che AVEVA STRAVINTO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. Se lo ricorda questo oppure NO? Io sicuramente sì, e senza ombra di dubbio se lo ricordano anche i cittadini. Sono uscito da quel gruppo ed ho continuato ad occuparmi del mio territorio facendo leva sull’unico strumento di democrazia partecipata che io riconosca ufficialmente: l’art. 44 dello Statuto Comunale (istanza su problema di rilevanza cittadina) e, per rimanere in tema:

  • il 4 giugno 2018 ho inviato il Regolamento provinciale di navigazione in sicurezza fornendole un importante strumento contenente importanti informazioni da divulgare agli “addetti ai lavori”. Lei cosa ha fatto? Un piccolo e semplice richiamo alla normativa sul Regolamento per l’utilizzazione degli arenili…. Della serie: “per quanto non espressamente previsto nella presente ordinanza, si rinvia al Regolamento per la Sicurezza della Navigazione Lacuale (Città Metropolitana di Roma Capitale) e al Codice della Navigazione nelle Acque Interne”. Personalmente non ho ricevuto risposta, nemmeno un grazie.
  • il 26 settembre 2018 ho protocollato il “Progetto sicurezza lago”, completo di sistema di sorveglianza e telerilevamento incendi boschivi. Un sistema dual-use che permetteva, una volta operativo all’interno del Gruppo Volontario Comunale di Protezione Civile, di tenere sotto controllo, anche da remoto, l’intero lago compreso il costone boschivo. Nessuna risposta

Sa benissimo che le mie istanze non si sono fermate solo a queste due.
Ho scritto a lei il 23 aprile 2019 e al Comando del Corpo Associato di Polizia Locale il 10 giugno 2019 mettendo entrambi a conoscenza sulle criticità presenti al Lago. Nessuna risposta.

Nei mesi di giugno, luglio e agosto sono state effettuate al centralino del Comando Vigili di Albano, la bellezza di 46 telefonate di richiesta di intervento urgente al lago per la presenza di numerose imbarcazioni al centro del bacino lacustre e, comunque, al di fuori della fascia di sicurezza dei 200 metri. A queste telefonate hanno fatto seguito altrettante richieste di accesso agli atti intese a conoscere il numero delle sanzioni elevate ai trasgressori della SUA ordinanza. Nessuna risposta.

È stata o non è stata, quella avvenuta il 5 agosto scorso, una disgrazia annunciata? Faccio bene o faccio male a giudicare e condannare la SUA politica e lei personalmente? Faccio bene o faccio male quando vi dico “IO L’AVEVO DETTO”?
Una cosa è certa, la mia collaborazione gli è stata offerta ma lei NON NE HA VOLUTO PROPRIO SAPERE.

Mi si accusa di:

  • starmene seduto tranquillo dietro ad un computer: Sig.ra Monachesi, sto più io sul territorio che l’insieme del tempo di tutta la sua maggioranza e di tutta l’opposizione (se ne esiste ancora una);
  • non conosco i fatti: l’unico FATTO che conosco, e ritengo più che sufficiente, è che il bagnino (se c’era il bagnino) non ha fatto il suo dovere, e cioè quello di rispettare le norme da lei stessa emanate all’interno dell’ordinanza di apertura della stagione balneare, e che nessuno di chi era deputato a vigilare sulla scrupolosa osservanza, ha fatto il suo dovere affinché questa venisse rispettata. Per dire questo non occorre essere un “super esperto in sicurezza, anche perché non lo sono;
  • di avere un bisogno patologico di mettermi in mostra: sinceramente non ne ho proprio bisogno, non mi interessa e, in questo caso sinceramente ne avrei fatto volentieri a meno.

Per il resto le sue sono solo chiacchiere politico-propagandistiche e di queste LEI, Sig.ra Monachesi, si dovrebbe schifare!! Ah, dimenticavo. Il giorno 8 agosto alle ore 10.30 mi sono recato sul luogo della sciagura e ho fatto personalmente le condoglianze alla famiglia. Giusto per farle capire che non sono sempre davanti al computer a scrivere frasi ipocrite e rimanere lì, impassibile, senza fare nulla!
Lo scorso anno, in occasione di un’altra tragedia, tutta la comunità si è unita con silenzioso rispetto al dolore della famiglia del ragazzo scomparso. È forse servito a qualcosa? 

Al termine del suo “sfogo giornalistico”, finalmente, scopre le sue carte e si chiede cosa vorrò davvero. Si, perché secondo lei, Sig.ra Monachesi, se qualcuno vuole fare qualcosa per il proprio territorio o è perché desidera mettersi in politica oppure perché al suo interno cela il macabro desiderio di avere un suo tornaconto. Mi spiace per lei. In questo momento desidero solo che lei e la sua giunta ve ne torniate di corsa a casa perché un Sindaco che non è capace né di garantire la sicurezza dei propri concittadini né di rispettare la parola data, non è degno di sedersi sulla poltrona di primo cittadino.

Un’ultima cosa. In occasione di qualche consiglio comunale ho ascoltato alcune parole provenienti dalla bocca di alcuni assessori e consiglieri della sua maggioranza. Parole che si riferivano al “rispetto della legge”. Bene, Sig.ra Monachesi, quando si inizia a passare dalle parole ai fatti?”

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