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GIOIA E COMMOZIONE PER IL PAPA AD ALBANO – Le immagini più belle dalla diretta di TV2000. Quasi 10mila i fedeli in piazza

Migliaia i fedeli hanno accolto Papa Francesco al suo arrivo ad Albano (quinto Pontefice nella storia recente a recarsi in visita alla Diocesi di Albano in via ufficiale, dopo Pio IX, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI). Sorrisi e lacrime di commozione di fronte al Santo Padre, che non ha mancato di accarezzare i bambini che la folla, festante, gli ha porto, affinché li benedisse.

Bergoglio non si è sottratto e ha salutato, stringendo mani e sorridendo a tutti. “Grazie per questa accoglienza così calorosa, grazie a tutti!”, ha detto poco prima di entrare in Cattedrale, prima di aggiungere: “Adesso ci prepariamo per la Messa. Io pregherò per voi e voi pregherete per me!”.

Papa Francesco, arrivato da poco, è stato accolto dal Vescovo Mons. Marcello Semeraro, dal parroco della Cattedrale, mons. Adriano Gibellini, e dal sindaco Nicola Marini, che ha presentato al Pontefice argentino un dono, prima di mostrargli il murales di Mau-Pal che rappresenta un Bergoglio ecologista che spazza dal cielo lo smog. Il Primo cittadino, insieme alle chiavi della Città, ha consegnato a Sua Santità una lettera di ringraziamento a nome di tutta la Comunità.

Dopo un momento di preghiera nella Cattedrale di San Pancrazio, insieme ai sacerdoti, è iniziata la Santa Messa in piazza Pia. Al termine della liturgia, il saluto del vescovo Semeraro, prima del rientro del Papa in Vaticano.

“Dobbiamo tornare come i bambini” ha detto il Papa nella sua omelia. “Il Signore “si ricorda di noi” nonostante gli ostacoli. Ostacoli che – ha detto Francesco – non sono mancati nel caso di Zaccheo: la sua bassa statura, fisica e morale, ma anche la sua vergogna, per cui cercava di vedere Gesu’ nascosto tra i rami dell’albero, probabilmente sperando di non essere visto. E poi le critiche esterne: in citta’ a motivo di quell’incontro ‘tutti mormoravano’. Ma credo – ha aggiunto a braccio – anche ad Albano si mormora. Limiti, peccati, vergogna, chiacchiere e pregiudizi: nessun ostacolo fa dimenticare a Gesu’ l’essenziale, l’uomo da amare e salvare”.

“Come Chiesa, chiediamoci se per noi Gesù viene prima: c’è prima Lui o la nostra agenda, c’è prima Lui o le nostre strutture? Ogni conversione nasce da un anticipo di misericordia, dalla tenerezza di Dio che rapisce il cuore. Se tutto quello che facciamo non parte dallo sguardo di misericordia di Gesù, corriamo il rischio di mondanizzare la fede, di complicarla e riempirla di tanti contorni: argomenti culturali, visioni efficientiste, opzioni politiche, scelte partitiche… Ma si dimentica l’essenziale, la semplicità della fede, quello che viene prima di tutto: l’incontro vivo con la misericordia di Dio. Se questo non è il centro, se non sta all’inizio e alla fine di ogni nostra attività, rischiamo di tenere Dio ‘fuori casa’ nella Chiesa, che è casa sua”.

“Castelli Notizie” sta seguendo l’evento in presa diretta con il nostro Samuel Nocera, che presto vi riporterà tutte le emozioni vissute in questo pomeriggio storico per il nostro territorio.

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