CRONACA

Velletri ricorda Matteo Demenego: il 9 ottobre l’autopsia. Il ricordo del dirigente del Reparto Volanti: “Educato e disponibile”

matteo demenego polizia

Mentre la città di Velletri si appresta a ricordare Matteo e Pierluigi nella Fiaccolata per la Sicurezza che partirà alle 19 di lunedì 7 ottobre da piazza Mazzini, emergono ulteriori particolari della tragedia che è costata la vita ai due poliziotti.

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Matteo con la divisa da poliziotto

A fornirli è il Commissario Capo Stefano Veronese, il dirigente del reparto Volanti della questura di Trieste, che ha ricordato il veliterno Matteo Demenego e il napoletano Pierluigi Rotta, uccisi venerdì scorso negli uffici della Questura triestina.

“Con Matteo e Pierluigi – ha raccontato il Commissario Capo – venerdì pomeriggio ci siamo incrociati nel corridoio, ci siamo salutati da lontano come tante volte, rimandando la chiacchiera a un momento successivo. Poi è successo quello che è successo”. Il 31enne di Velletri agiva da capo pattuglia ed era da 6 anni in servizio a Trieste, mentre Pierluigi Rotta, 34 anni di Pozzuoli, sedeva dal lato della guida sulla Volante e da 4 anni lavorava nel capoluogo del Friuli Venezia-Giulia. 

“Li ricordo come due colleghi molto educati, sempre corretti, mai una parola fuori posto, disponibili e preparati. Erano due eccellenti operatori delle Volanti legati da un leale rapporto di colleganza e anche da una splendida amicizia al di fuori del lavoro”, ha raccontato ancora il Commissario Capo Stefano Veronse, dirigente del reparto Volanti della Questura di Trieste. A chi gli ha chiesto come valuta il comportamento dei due agenti, il dirigente replica: “Io mi fido ciecamente dei miei uomini, so che tutti sono preparati professionalmente e hanno anche delle doti umane non indifferenti. Sulla dinamica ci sono degli accertamenti in corso sui quali farà chiarezza l’autorità giudiziaria”.

Intanto è emerso che sono stati almeno 23 i colpi esplosi, tra quelli del killer e quelli sparati dai poliziotti per difendersi. Augusto Stephan Meran, l’assassino, ha usato entrambe le pistole di ordinanza sottratte alle vittime (la prima a Rotta, freddato all’istante, e l’altra a Demenego, ucciso non appena era accorso in aiuto dell’amico). Una sparatoria che ha lasciato i segni non solo sui muri della Questura quella che ha scosso la tranquillità del capoluogo friulano, prima di finire tra le cronache nazionali.

fiaccolata

Non un caso che i poliziotti coinvolti siano seguiti da un team di psicologi “per dare supporto a tutti. Anche chi non era presente venerdì ha subito un trauma perché qui ci conosciamo tutti” ha aggiunto il dirigente.

Ignota, al momento, la data e il luogo dei funerali, anche se è prevedibile che saranno celebrati proprio nel capoluogo del Friuli, li dove i due giovani hanno perso tragicamente la vita. L’autopsia sui corpi dei due agenti sarà effettuata mercoledì 9 ottobre. I magistrati hanno già formalizzato l’incarico.

In Procura, intanto, si attendono informazioni dalla Germania sullo stato di salute mentale di Alejandro Augusto Stephan Meran, l’assassino che a suo tempo aveva soggiornato in quel Passe. La magistratura vuol capire se ci sono stati ricoveri o se il giovane abbia fatto ricorso ai servizi psichiatrici.

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