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Aeroporto di Ciampino, lanciata la petizione: “Stop ai rumori assordanti, rispettare i limiti di legge!”

aeroporto ciampino

di Luca Rossetti

Il celebre portale change.org, dedicato ai sondaggi e alle petizioni online, presenta da alcune ore una petizione lanciata da alcuni cittadini di Ciampino dedicata al problema dell’inquinamento acustico causato dagli aerei in transito da e verso l’aeroporto “Giovan Battista Pastine”.

La protesta, si legge, si pone come obiettivo quello di fermarela nuova rotta sperimentale di decollo, voluta da Enac e AdR, che da 10 mesi sta peggiorando drammaticamente la vita di chi vive nelle frazioni di Marino (in particolare a Santa Maria delle Mole)” e “ha peggiorato i livelli di rumore anche a Ciampino e a Roma Sud”.

Aeroporto_Ciampino

Le 1.000 firme che la petizione si prefigge di raggiungere (nel momento in cui scriviamo quelle raccolte sono circa 950, ndr) serviranno a chiedere ufficialmente a tutte le Autorità coinvolte, dal Governo ai Comuni, che il traffico dell’aeroporto di Ciampino rientri, dopo quasi 20 anni, “nei limiti di legge e con rotte di decollo e atterraggio che riducano al minimo il danno alla vita dei cittadini e all’ambiente”.

La richiesta, in particolare, è che venga reso di nuovo valido il Decreto Ministeriale n° 345 del 18 dicembre 2018, voluto dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che prevede delle misure speciali per la riduzione dei rumori acustici, quali la diminuzione dei voli e il blocco del volo notturno. Decreto attualmente bloccato dal TAR del Lazio in seguito al ricorso di varie compagnie aeree e della società AdR (Aeroporti di Roma), che gestisce gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino, non disposte ad accettare le misure di cui sopra. Misure necessarie, tuttavia, per riportare il traffico aereo nei termini previsti dalla legge.

Le “rotte sperimentali” oggetto di critiche sono soprattutto quelle disegnate a partire dal 2010, l’ultima delle quali, entrata in vigore a gennaio 2019, colpisce non solo chi vive a Ciampino, ma anche gli abitanti delle frazioni di Marino, principalmente Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci, e i residenti dei quartieri limitrofi alla pista aerea ciampinese, quali il Quadraro, lo Statuario, Capannelle, l’Osteria del Curato e l’area protetta del Parco degli Acquedotti (zona Cinecittà-Tuscolana).

In gioco non è tanto la quiete di decine di migliaia di persone, ma secondo indagini delle autorità sanitarie regionali c’è in ballo la loro salute, considerato l’aumento del rischio di contrarre malattie cardio-circolatorie, per gli adulti, e possibili ritardi nelle capacità cognitive e di apprendimento, per quanto riguarda i bambini. E se si considerano anche i passeggeri, si arriva a parlare di qualcosa come 6 milioni di persone. Non proprio uno scherzo.

Sarà dunque importante che si trovi quanto prima una soluzione grazie al lavoro di tutti gli organismi chiamati all’appello, citati nella petizione e che di seguito riportiamo: Ministro dell’Ambiente, Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Comune di Roma Capitale, Comune di Ciampino, Comune di Marino, Agenzia Regionale Protezione Ambientale (ARPA) Lazio.

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