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(VIDEO/FOTO) – Da Lariano le proposte di Fratelli d’Italia per salvare la Sanità, partendo dagli Ospedali di Velletri e Colleferro

fdi sanità lariano
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E’ una sanità locale malata, claudicante, azzoppata, quasi da elettrocardiogramma piatto, quella che è emersa nel convegno ospitato domenica mattina a Lariano.

salvitti

Eppure non sono mancate le proposte per risollevarla e soprattutto su queste si è focalizzata l’attenzione dei tanti che sono convenuti nella sala convegni del ristorante “La Quercia” di Lariano, dove il locale circolo di Fratelli d’Italia ha organizzato il convegno dal titolo “A.A.A. Sanità Cercasi“, moderato dalla consigliera comunale Sabrina Verri e clamorosamente snobbato dai vertici comunali.

L'intervento di Giorgio Salvitti
L’intervento di Giorgio Salvitti

Vi sono confluiti professionisti di primo piano in ambito medico, desiderosi di apportare le proprie testimonianze e, soprattutto, le proprie idee per salvare il salvabile e risollevare le sorti della sanità pubblica nel territorio. Pareri, quelli dei medici, alternatisi agli interventi dei tanti amministratori del territorio, con le conclusioni affidate al deputato e presidente della Federazione dei Circoli di FdI della Provincia di Roma, Marco Silvestroni, e al consigliere regionale Giancarlo Righini, che sulla sanità ha concentrato molte delle sue più ficcanti battaglie.

il dottor vincenzo morante
Il dottor Vincenzo Morante

Ad uscirne con le ossa rotte il modello di sanità congegnato da Nicola Zingaretti, accusato, da molti dei convenuti, di anteporre gli interessi di partito a quelli della sua Regione (“appena il 9% di presenze, per lui, nelle sedute del Consiglio regionale” ha tuonato Righini).

Gli impacci dell’Ospedale di Velletri, come pure quelli dell’Ospedale di Colleferro, sono finiti sotto la lente di ingrandimento di chi è intervenuto e in maniera accorata ha messo a nudo le deficienze di un disegno di sanità che fa acqua da tutte le parti, se non fosse per l’impagabile operato di chi vi lavora e che quotidianamente si adopera per salvare il salvabile.

platea

Su entrambe i presidi ospedalieri, hanno convenuto molti dei presenti, sembrerebbe che sia in atto un piano per farli morire d’asfissia, concetto che Righini aveva già spiattellato “vis à vis” al Direttore Generale della Asl RM6, Narciso Mostarda, in occasione dell’audizione della Commissione Sanità, da lui pretesa e voluta proprio all’interno dell’Ospedale “Paolo Colombo”.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti diversi amministratori del territorio, a partire dai consiglieri metropolitani Micol Grasselli e Andrea Volpi (capogruppo) e dal dirigente nazionale di FdI, Giorgio Salvitti, che ha approfondito le lacune che si vivono all’interno dell’Ospedale di Colleferro.

Sono intervenuti anche diversi rappresentanti del territorio, come Roberto Cuccioletta, portavoce Fdi di Albano, Cristian Simonetti, coordinatore FdI Velletri, e Fabio Papalia, già consigliere comunale genzanese ed in predicato di candidatura a Sindaco, che ha portato la sua esperienza su quanto accaduto all’Ospedale di Genzano.

Non è mancato un accorato intervento di Gianluca Casagrande Raffi, consigliere comunale di Insieme per Cambiare Lariano, nonchè medico anestesista presso l’Ospedale di Colleferro.

Diversi i medici intervenuti, che hanno certamente allargato il tiro, a partire dal radiologo Bertagni, che ha puntato il dito contro le scelte dei dirigenti amministrativi (“Si pongono dei budget facili da raggiungere e arrivano ad avere stipendi medi da 25mila euro, mentre negli Ospedali spesso non disponiamo neppure dei fili per chiudere i punti di sutura”).

“I medici devono riappropriarsi della propria autorevolezza” ha dichiarato il prof. Vincenzo Morante, segretario nazionale F.I.S.M.U, mentre il prof. Massimo Miscusi, neurochirurgo, ha decantato le lodi di “un sistema sanitario nazionale invidiato da tutti, soprattutto per la sua universalità”, evidenziando la necessità di provvedere ad una “migliore organizzazione ed efficenza”.

marco silvestroni
Il deputato Marco Silvestroni

Il deputato Marco Silvestroni ha puntato il dito sull’inaccettabile differenza di condizioni tra la sanità delle diverse regioni, come pure sulle disparità tra cittadini della provincia e coloro che abitano nella Capitale. Nel mirino anche le scelte di Direttori generali “evidentemente non all’altezza della causa e fortemente incompetenti rispetto al ruolo”.

Giancarlo Righini
Giancarlo Righini

Nel suo intervento Giancarlo Righini (GUARDA IL VIDEO INTEGRALE) ha esordito ringraziando il coordinamento larianese, guidato da Fabrizio D’Albenzo, come pure il portavoce Giovanni Cavola e il dirigente Marco Abbafati, senza dimenticare l’apporto consiliare di Sabrina Verri. Nell’incipit del suo intervento Righini ha espresso il proprio rammarico per la mancata concessione di una sala istituzionale da parte del Comune per lo svolgimento dell’evento.

Righini Giancarlo

“Ringraziamo la proprietà che oggi ci ospita – ha esordito Righini, punzecchiando i vertici comunali – ma concederci il Polifunzionale sarebbe stato un gesto di rispetto per chi, come noi, si sta adoperando per risolvere problemi concreti, che interessano tutti i cittadini. Noi non facciamo discorsi campanilistici, ma ci battiamo in tutte le sedi per tutelare i diritti alle cure dei cittadini e la salvaguardia di quegli ospedali, come Velletri e Colleferro, che meritano certamente più attenzione e rispetto. All’ospedale “Colombo”, dove io stesso mi sono battuto per veder effettuata un’Audizione della Commissione Sanità, si parla ormai da tempo di una nuova Tac, che nonostante gli annunci tarda ad arrivare. Eppure si tratta in entrambe i casi di ospedali che sono ben presenti nella programmazione sanitaria e che andrebbero per questo tutelati e salvaguardati”. Sotto la lente di ingrandimento anche “una Camera Calda che altro non è stato che l’ennesimo annuncio elettorale prima delle elezioni, visto che l’ipotesi progettuale – ha evidenziato Righini – non è affatto percorribile e con quel progetto la camera calda non potrà mai vedere la luce”.

Righini ha quindi preannunciato “un presidio dinanzi all’Ospedale di Velletri, per spiegare a tutti cosa sta accadendo e per raccontare ai cittadini che i sindaci Pocci e Caliciotti hanno votato favorevolmente all’atto aziendale; una scelta, questa, che grida vendetta. Tutto, purtroppo, sembra orientato perso un impoverimento delle prestazioni erogate, quasi si volesse portare gli Ospedali verso un inesorabile declino e ridimensionamento, se non proprio verso la chiusura, come confermano la commedia sulla nuova TAC e il fatto che un reparto eccellente come urologia verrà spostato al nuovo Ospedale dei Castelli”.

CON ULTERIORI ARTICOLI VERRANNO APPROFONDITE LE POSIZIONI DI ALCUNI TRA GLI INTERVENUTI AL DIBATTITO

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