Una sala gremita ed un’emozione strisciante sono stati gli ingredienti, inusuali in questo periodo per la città di Genzano, della presentazione della candidatura a sindaco di Luca Lommi alle Amministrative 2020, sostenuta dalle liste “Noi Domani” e “Genzano non si lega”.
Nella panoramica sala del ristorante “Da Tittò”, con affaccio sul Lago di Nemi, Lommi ha saputo richiamare un pubblico numerosissimo, per lanciare la sua corsa allo scranno più alto del Consiglio comunale.
Lui, che ha già ricoperto la carica di consigliere, sia di maggioranza che di minoranza, ha affrontato nel suo lungo discorso i problemi tangibili e quotidiani di Genzano, non tralasciando nessuna esigenza delle varie anime che compongono la comunità.
A prendere la parola prima del candidato sindaco sono stati Gianluca Quadrana, consigliere regionale della Lista civica per Zingaretti, e Pasquale Boccia, già sindaco di Rocca di Papa e consigliere metropolitano.
In sala, nell’incontro moderato da Michela Emili, direttrice editoriale di Castelli Notizie, presenti anche molti altri esponenti politici del territorio, tra cui il consigliere regionale veliterno Daniele Ognibene e la vicesindaca del Comune di Velletri, Giulia Ciafrei.
“Quanto accade a livello nazionale non ci spinge ad avere ancora fiducia nella politica, ecco perché bisogna ripartire dalle amministrazioni locali – ha esordito Gianluca Quadrana -. Non servono avventurismi, gli ultimi anni di questa città mostrano che votare con il risentimento e l’odio non premia, bisogna invece votare con la ragione, votare cioè persone che hanno esperienza amministrativa, che conoscono la comunità ed hanno dimestichezza con i vertici istituzionali più alti. Proprio come Luca Lommi, nel quale il popolo sicuramente si riconoscerà”.
“Luca Lommi ha fatto una scelta coraggiosa in questo momento storico ha dichiarato Pasquale Boccia -, ci vuole consapevolezza e determinazione per affrontare una situazione complessa, ma soprattutto – ha aggiunto citando Giorgio La Pira, già sindaco di Firenze – l’impresa riuscirà solo se la città la si ama e la si considera parte integrante della nostra personalità. Solo così, e Luca l’ha dimostrato più volte, diventerà più semplice affrontare i problemi della città con attenzione costante. Luca può essere considerato uno sportello del cittadino, per il suo impegno e per la sua insistenza nel chiedere agli enti superiori di trovare risposte per la sua Genzano. Questa città deve tornare ad essere governata da una stagione di sindaci capaci e presenti sul territorio, perchè il commissariamento ha portato solo alla distruzione e al fallimento della politica, che voleva essere nuova”.
“Dobbiamo ripartire dal 2016, quando dopo 70 anni di governo di sinistra e centrosinistra abbiamo perso le elezioni – ha esordito il candidato sindaco – e aldilà delle quadrature politiche del momento dobbiamo fare tutti un bagno di umiltà e capire che l’offerta che avevamo messo sul tavolo non convinceva tutti i genzanesi. Ora vogliamo guardare avanti e farlo in maniera più inclusiva possibile, insieme ai cittadini, per tornare ad essere un paese in cui migliora la qualità della vita, oggi fortemente diminuita.
Un paese – ha aggiunto Luca Lommi – che non lascia chiudere lo sportello Acea, che non perde il Giudice di Pace, che cura i suoi parchi e i suoi spazi pubblici, che migliora il servizio di raccolta differenziata e abbassa i costi in bolletta per i cittadini, invece di aumentarli per le persone sole e le attività commerciali, e che, soprattutto, non azzera i servizi sociali perchè il nostro Dna ci ha sempre spinto a mettere in campo misure consistenti a protezione delle fasce più deboli della popolazione”.
Luca Lommi ha parlato anche di sicurezza, con il potenziamento del Comando della Polizia locale e un comandante a tempo pieno, e la necessità di nuovi investimenti per l’ampliamento della videosorveglianza; della capacità di reperire fondi sovracomunali, soprattutto europei; dello sport e delle tante associazioni sportive che operano sul territorio, nei tanti centri sportivi della città che non vengono gestiti come dovrebbero. E poi ancora le farmacie comunali, i parcheggi, la cultura con il Palazzo e il Parco Sforza Cesarini e non ultima l’Infiorata, con la necessità di potenziare l’evento tornando a coinvolgere tutta la città, le periferie e i comuni limitrofi, e dandogli nuovamente un respiro nazionale ed internazionale.
Le ultime parole sono state riservate al delicato tema sanità. “Dobbiamo fare presto – ha detto Lommi – non si può tenere una struttura come il “De Santis” inutilizzata. Lì potrebbe venirci una Casa della Salute e dobbiamo dialogare con la Regione per avere risposte”.
Lommi ha concluso lanciando l’impegno di tutta la squadra di candidati e affezionati sul territorio, che con entusiasmo e serietà stanno sostenendo e facendo conoscere il progetto politico a contatto con le persone, più che sui social, e che mira ad essere il più trasparente possibile, anche rendendo nota, prima delle elezioni, la squadra di assessori.
Senz’altro un esordio convincente il suo, almeno in termini di risposta popolare. Un Luca Lommi che ha dimostrato di avere tutta la determinazione e la volontà di giocarsi sino in fondo la partita e che ha calciato la palla dall’altra parte del campo di un centrosinistra che sta ancora cercando la quadra e che s’interroga sulla necessità di ricompattarsi, evitando una disgregazione che potrebbe finire per prestare il fianco ad altri contendenti.
Resta da capire se la contesa si risolverà in un tutti contro tutti o, al contrario, proposte come quella dell’ex consigliere di Noi Domani sapranno aggregare anche altre forze della coalizione, evitando la dispersione dei consensi, che anche altre forze, come “Genzano Possibile“, si sono augurate di poter scongiurare.
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