Era diventato uno dei fiori all’occhiello del patrimonio genzanese. Un angolo incantevole, incastonato tra il Palazzo adiacente e lo specchio lacustre del Lago di Nemi.
Una location invidiabile, che molte coppie sceglievano per immortalarsi nel giorno delle nozze. Sembra passata un’eternità, da allora, ma non è passato neppure un lustro da quando il Parco Sforza Cesarini brillava di luce propria e a recarvisi erano davvero in tanti. Da allora tutto è precipitato e l’area è stata avvolta da trascuratezza e degrado.
Non un caso, allora, che oggi sia proprio il movimento civico “Città Futura”, dell’ex Sindaco Flavio Gabbarini, a tornare con forza ed impeto sul tema, sperando di salvare il salvabile e restituire all’area attrattiva e decoro.
“Non ci sono più parole per definire lo stato di abbandono e il degrado in cui versano i giardini e parchi cittadini” hanno evidenziato in queste ore da Città Futura. “Adesso abbiamo passato il segno”, hanno aggiunto i civici.
“Le foto mostrano l’ingresso secondario al parco Sforza Cesarini su via Diana, la strada che da Genzano porta al lago. Un parco storico abbandonato e pieno di rifiuti dopo che per anni si è lavorato per sistemarlo e aprirlo al pubblico. Un parco bellissimo che era diventato punto irrinunciabile per le visite nella città di Genzano.
Nel 2015 – ricordano da Città Futura – ben 11mila visitatori avevano ammirato le bellezze del parco, esempio di giardino romantico di stile inglese.
Tre anni di abbandono con i 5stelle seguiti da due commissari straordinari hanno causato tutto ciò.
I nuovi amministratori dovranno ricominciare da capo a ricostruire un patrimonio unico che dovrà tornare ad essere un luogo irrinunciabile per la visita dei turisti”.
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