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CN Motors: Il Coronavirus mette in crisi il mercato dell’auto e dei trasporti

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Di Paolo Colò

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Sono passati due mesi da quando abbiamo realizzato di essere un pianeta minacciato, e già i mercati di tutto il mondo, dopo i numerosi tonfi, preannunciano la recessione. In questa sede non discuteremo certo delle sorti della nostra salute. Questo non ci compete e non ne abbiamo le conoscenze scientifiche per darvi un parere affidabile. Quello che possiamo fare però è analizzare i segnali del mercato dell’auto e capire come un grave evento sanitario possa trasformarsi in una catastrofe economica.

Non vogliamo creare allarmismi, ma è innegabile che ieri in Europa è stato un venerdì nero, i mercati hanno bruciato 310 miliardi di euro, dove la sola Piazza Affari fa registrare un calo dell’indice Ftse del 3,4% che equivale a 21 miliardi persi.

A farne le spese più grandi però, non sono solo i mercati azionari, ma sopratutto il commercio e l’industria che hanno visto un pesante arresto negli affari. Non solo cala la domanda ma in alcuni poli industriali, come in Cina ed Italia, la produzione è stata bloccata o ritardata dalla quarantena. Questo ha portato ad un effetto domino che ha visto l’interruzione del rifornimento di componenti nella filiera di settore. Il caso più eclatante è quello di Hyundai e della sua controllata Kia Motors, che in Sud Corea ad inizio febbraio si sono trovate costrette ad interrompere la produzione a causa dalla mancanza di componenti provenienti dalla Cina.

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Stessa sorte sta rischiando FCA nei sui stabilimenti sul suolo nazionale. Tutto questo per il blocco della produzione che è stato imposto alla Mta, azienda specializzata in prodotti elettromeccanici con sede a Codogno, l’epicentro italiano dell’epidemia. I vertici dell’azienda rassicurano che stanno monitorando la situazione e gestendo le scorte. Ma ormai è certo che se la produzione nella Mta non ripartirà, gli stabilimenti FCA rischiano lo stop entro il 2 Marzo. Sembra che basterebbe una riapertura parziale per garantire gli approvvigionamenti necessari a non interrompere la produzione.

Molti altri produttori europei stanno correndo gli stessi rischi, in primis Renault, Bmw e Peugeot. Nell’arco delle prossime settimane potrebbero trovarsi a corto di scorte di componenti provenienti per la gran parte dalla zona Rossa.

Annullato il salone di Ginevra 2020

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A tre giorni dall’apertura del 90esima edizione del Salone di Ginevra, il Consiglio Federale, visto l’aumentare dei casi di contagi in Svizzera ha disposto, il 28 febbraio 2020, di annullare tutti gli eventi elvetici con oltre 1000 partecipanti. I biglietti del Salone di Ginevra saranno rimborsai. Tutte le informazioni sul sito www.gims.swiss . Intanto gli organizzatori annunciano già le date per l’edizione 2021 che si terra dal 4 al 14 marzo.

Petrolio a ribasso e cala il prezzo del carburante

Anche il petrolio cala, ed anche se per molti è una manna dal cielo, in questa circostanza è un palese sintomo di un mercato, quello che ruota intorno alle auto, in difficoltà. I prezzi del carburante sono in calo, ed Eni e Q8 abbassano il prezzo di Diesel e benzina di 1 centesimo.

Mezzi pubblici ed aerei semivuoti

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Tra le misure disposte dall’ordinanza del governo all’emergenza del contagio, c’è l’intensiva igienizzazione dei mezzi pubblici. Tutte le maggiori società di gestione del trasporto pubblico, nelle più grandi città di’Italia hanno provveduto tempestivamente a recepire la direttiva. Tra queste ATAC che ha disposto un piano straordinario di sanificazione dei propri mezzi. Tale piano prevede: la sanificazione quotidiana e potenziata delle cabine di guida di bus e treni, la sanificazione straordinaria delle superfici a contatto con il pubblico e la distribuzione di soluzione di gel igienizzante per il personale.

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Sui treni invece FS, oltre a integrare le misure di pulizia straordinarie, ha disposto l‘installazione a bordo dei treni di dispenser con disinfettante per mani. Ma intanto si registra un calo dei passeggeri. ATM, la società che gestisce la metro di Milano dichiara che il calo dei passeggeri è nell’ordine del 40%.

Anche il trasporto aereo è in grave difficoltà, con i passeggeri in calo in tutti gli aeroporti, sia in partenza che in arrivo. La situazione è particolarmente sentita al Nord, ma anche a Roma non mancano i problemi. Infatti lo scalo intercontinentale ha visto diminuire drasticamente i passeggeri in transito. A dare l’ultimo colpo di grazie al trasporto aereo, ci sono stati i blocchi all’entrata per passeggeri Italiani in alcuni aeroporti del mondo, come avvenuto in Israele.

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