POLITICA

A Frascati la politica immobilizza la città più del Coronavirus

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di Claudia Proietti

Le ultime ed inevitabili disposizioni in materia di contenimento del Coronavirus svuotano oltre a scuole, palestre, locali, negozi e ristoranti, anche gli uffici pubblici, congelando le attività cittadine. Una Frascati allineata al resto d’Italia, ma quasi pioniera e assolutamente all’avanguardia nel mettere in stand by l’attività politica e il confronto democratico. È ormai noto che l’ultimo consiglio comunale si sia rivelato una grande perdita di tempo, oltre ad un’occasione sprecata, con punti salatati e mozioni non discusse a causa dell’abbandono dell’aula da parte della maggioranza guidata dal sindaco Mastrosanti. Un consiglio comunale iniziato con oltre quattro ore di ritardo per permettere lo svolgimento di Commissioni convocate nei giorni precedenti (ma che non si sono tenute per la mancanza del numero legale!) e un ordine del giorno con temi di fondamentale importanza che sono stati ancora rimandati a data da destinarsi, fra lo stupore misto ad amarezza dei pochissimi temerari che ancora hanno la pazienza di seguire le vicende politiche locali.

Si sarebbe dovuto affrontare innanzitutto il delicato tema degli impianti sportivi cittadini – motivo per cui era stato convocato il consiglio straordinario – da anni ormai affidati in regime di proroga alle varie società sportive, che continuano a navigare a vista senza poter predisporre piani concreti e progetti di sviluppo a lungo termine. Un patrimonio tutto frascatano costituito da palazzetti, campi e palestre che grida vendetta per lo stato di incuria in cui versa attualmente e che sarà difficilmente recuperabile senza il serio coinvolgimento economico dei diretti interessati. Una pesante e lontana eredità per questa amministrazione che versa in un grave stato di sofferenza economica, ma che continua a rimandare da oltre due anni la stesura di un nuovo regolamento per l’affidamento di concessioni pluriennali.

«Mai un’amministrazione comunale ha toccato il fondo (iniziando pure a scavare) – ha commentato la consigliera di minoranza del Pd, Francesca Sbardella, – come quella del sindaco Mastrosanti. Approssimazione, menefreghismo, arroganza e incapacità sono i tratti distintivi di una maggioranza sempre più arroccata su se stessa, senza idee per la città. Le uniche proposte vengono dall’opposizione che porta in consiglio mozioni per migliorare la città: rendere gratuito il parcheggio per le auto elettriche e ibride, approvare un regolamento per la concessione degli impianti sportivi. Peccato che la maggioranza, con l’eccezione dei consiglieri Gizzi, D’Uffizi e Angelantoni, preferisca abbandonare l’aula impedendo di fatto la discussione. È successo lo scorso consiglio e si è verificato di nuovo questa volta. Se non hanno voglia di amministrare la città e svolgere con serietà e dignità il loro ruolo di consiglieri possono tranquillamente dimettersi. Sarebbe un atto d’amore nei confronti di Frascati». Dimissioni richieste a gran voce anche dall’altro consigliere di minoranza e rappresentante di Frascati Futura e Cambiamo, Mirko Fiasco, che continua a tacciare l’amministrazione Mastrosanti di «immobilismo politico e totale mancanza di indirizzo», auspicando un azzeramento della giunta e l’apertura di un governo istituzionale per il bene della città. «Ad oggi – ha proseguito Fiasco – la politica di Frascati è un tirare a campare senza alcuna visione della città. Dalla maggioranza ci sono state numerose defezioni da parte di tanti consiglieri, abbandoni che devono indurre il sindaco a una seria riflessione per il futuro di Frascati». Negativo, ça va sans dire, anche il parere del redento Movimento 5 stelle di Lucia Santoro, ormai distante dalle posizioni di quel sindaco eletto nel 2017 grazie al sostegno grillino in sede di ballottaggio e che oggi viene rinnegato a ogni piè sospinto. «È evidente – hanno detto dal M5S – lo stato confusionale in cui versa questa amministrazione, determinato da incapacità, incompetenza e soprattutto lotte intestine che distraggono Sindaco e la giunta dai reali problemi della città. Una Frascati abbandonata a se stessa».

Si rimane dunque tra color che son sospesi, in attesa di un nuovo consiglio comunale o di una presa di posizione chiara e manifesta del sindaco Mastrosanti nei confronti dei dissidenti della sua maggioranza che rischiano di paralizzare Frascati molto più dell’attuale epidemia in corso.

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