POLITICA

Genzano, il Teatro Levi non ha futuro. Gabbarini: “Meglio buttarlo giù e…”

teatro levi genzano

Si è tornato a parlare del Teatro Levi a Genzano, e quanto emerso apre ad uno scenario certamente triste e deludente per tutta la comunità. Sollecitato da una nostra domanda, durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura a Sindaco, Flavio Gabbarini non ha fatto mistero delle difficoltà odierne, aprendo ad una secca “provocazione” tra l’altro già veletamente anticipata negli anni precedenti: “Meglio buttarlo giù che terminarlo”.

“Al momento non c’è soluzione – ha dichiarato Gabbarini -. Per completare i lavori ci vorrebbero due milioni di euro, che oggi andrebbero investiti in altro modo”.
La cattedrale nel deserto, ferma lì da circa 20 anni, da tempo preda di vandali e vittima del degrado, si è rivelata non solo un investimento troppo grande rispetto alle disponibilità finanziarie, ma anche e soprattutto una progettualità sbagliata.

Con circa 450 posti, sulla carta, il teatro è stato giudicato da alcuni privati che lo hanno visitato troppo piccolo per rappresentare un investimento valido. Ma il problema è anche e soprattutto un altro: non ha parcheggio. “Parliamo di una zona in cui ci sono già l’oratorio, due chiese, la biblioteca, il cinema e due campi sportivi – ha aggiunto Gabbarini – e più a valle il parco ed il palazzo Sforza Cesarini, e dunque quei pochi posti esistenti sono già insufficienti”.

“E’ un problema che va affrontato senza demagogia – ha detto ancora Gabbarini, sebbene fino ad oggi tutto è rimasto immobile -. Andrebbe fatto uno studio e capire se davvero convenga terminarlo o invece buttarlo giù, e al suo posto realizzare un parco che si affaccia sul lago a servizio della biblioteca, per poi realizzare un teatro meno ambizioso in un luogo maggiormente idoneo”.

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