Coronavirus, le attività cinesi dei Castelli chiudono i battenti. Negozi e ristoranti chiusi per ferie

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Dopo i nuovi regolamenti disposti in mattinata dal Presidente del Consiglio, sia per le regioni direttamente coinvolte che per quelle ancora non in isolamento, molte attività dei Castelli Romani tirano giù le serrande. E lo avevano fatto già a partire della scorsa settimana, chi prima e chi dopo.

Ma le realtà che stanno subendo maggiormente questo periodo di epidemia sono quelle di stampo asiatico. Dopo l’annuncio di chiusura di Biblioteche comunali, locali e ristoranti di ogni genere, i primi ad aver chiuso davvero i battenti, ancor prima della diffusione del Decreto Legge di Governo, sono state le attività gestite da originari cinesi.

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Alcuni di loro hanno gestito il problema con ironia mista a realtà, come nel ristorante giapponese e cinese Emy Sushi di Santa Maria delle Mole. I proprietari del ristorante hanno infatti pubblicato sui loro Social un messaggio ben chiaro: “Gentili clienti, in codesto negozio siamo tutti gli stessi vecchi lavoratori e ultimamente nessuno è tornato dalla Cina.” Il vicino ristorante all you can eat Kotobuki, in via del Sassone, sembra invece ancora aperto, come anche il ristorante Hokkaido di Frascati.

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Casi di insulti e razzismo hanno avuto luogo invece in alcuni negozi di oggettistica gestiti da cinesi a Marino, ma non solo. In questo periodo la popolazione cinese in tutta Italia ha vissuto e sta vivendo momenti delicati dovuti all’ignoranza e ad una forma di isteria si massa che sta colpendo un po’ tutti.

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Ristorante Paradiso, viale di Marino (Ciampino)

A Ciampino uno dei tre ristoranti cinesi hanno affisso un cartello in cui è indicato che sono chiusi per ferie fino al prossimo fine settimana. Stiamo parlando del Ristorante Paradiso in viale di Marino. Anche alcuni negozi nei pressi del centro hanno affisso lo stesso avviso.

Che si tratti di prevenzione, di un accordo premeditato o di semplice constatazione della realtà, sta di fatto che la maggior parte delle attività cinesi si sono ritirate. E sicuramente la chiusura verrà ancora prorogata rispetto a quanto hanno indicato nei loro cartelli svolazzanti appesi fuori sulle serrande.

Elisabetta Di Cicco

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