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Perchè l’Amarone costa molto?

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Tra i vini veneti, l’Amarone della Valpolicella può avere un costo fino a 6-7 volte superiore ad altri prodotti enologici locali, a causa delle complesse procedure che ne caratterizzano la realizzazione.

Quali sono i principali requisiti dell’Amarone di Valpolicella

Da tutti considerato il più nobile dei vini Veronesi e uno dei più pregiati rossi Italiani, l’Amarone di Valpolicella si distingue per il suo intenso colore rosso rubino con sfumature granata, che diventa più scuro con l’invecchiamento.

Apprezzato dai più esigenti palati di tutto il mondo, esso nasce dall’evoluzione del Recioto, uno dei più antichi prodotti della tradizione vitivinicola nazionale.

Infatti un tempo in Valpolicella veniva prodotto soltanto questo vino dolce e vellutato che, nel corso del tempo si trasformò, in seguito a una sempre più prolungata fermentazione, in un vino molto secco e decisamente meno dolce.

Risale ai primi del novecento la produzione autonoma di Amarone della Valpolicella, il cui nome si richiama al suo sapore tendenzialmente amarognolo.

Si tratta di un prodotto che presuppone un elevatissimo standard qualitativo delle uve, una loro lavorazione quasi completamente artigianale e di conseguenza una produzione limitata e selezionata.

Il suo inimitabile aroma di ribes, ciliegia, cioccolato e spezie, e il suo sapore pieno, elegante e perfettamente bilanciato contribuiscono a rendere questo vino unico per dolcezza d’espressione e morbidezza di gusto.

Quali sono le tecniche di produzione dell’Amarone della Valpolicella.

Solitamente i grappoli sono raccolti tra la terza decade di settembre e la prima settimana d’ottobre, dopo attenta selezione di quelli sani e perfettamente maturi.

Il vigente disciplinare di produzione presuppone che l’uvaggio sia composto da una netta prevalenza di uva Corvina (dal 45% al 90%), con Corvinone e Rondinella in percentuali variabili.

Una volta raccolte e selezionate in vigna, le uve vengono disposte su un unico strato in particolari graticci di canne di bambù, per consentire la circolazione dell’aria e impedirne lo schiacciamento.

Per assicurare una perfetta conservazione dei grappoli, tali graticci vengono collocati in ampi fruttai, generalmente ricavati sopra alle cantine e ideali sia per aerazione che per soleggiamento.

Durante questa cruciale fase dell’appassimento, da cui deriva la qualità del prodotto finale, molti grappoli vengono eliminati, per garantire che soltanto i migliori partecipino alla produzione dell’Amarone.

I grappoli, che sostano nei frutti per almeno quattro mesi, sono continuamente visionati e girati per evitare la formazione di muffe oppure di parti deteriorate a causa dell’umidità.

Il processo di appassimento può considerarsi concluso quando le uve hanno perduto circa il 50% del loro peso; esse al termine dell’evaporazione raggiungono una concentrazione zuccherina del 25/30%.

In tutta questa delicata fase di lavorazione avviene una complessa serie di trasformazioni comprendenti sia la diminuzione dell’acidità, sia la variazione del rapporto tra glucosio e fruttosio, responsabile della concentrazione dei polifenoli.

L’appassimento, che rappresenta la caratteristica distintiva dell’Amarone della Valpolicella rispetto agli altri vini veneti, prevede una metodica di lavorazione completamente diversa da qualsiasi altro procedimento di vinificazione.

Infatti è proprio durante tale procedura che si sviluppa il resveratrolo, un composto organico particolarmente benefico per la salute dell’apparato cardio-vascolare.

Ultimato l’appassimento, i grappoli vengono sottoposti a pigiatura che, svolgendosi tra gennaio e febbraio, avviene a basse temperature e per lungo tempo, e consente una protratta permanenza della polpa a contatto con le bucce.

Anche il periodo di affinamento in botti di legno si presenta decisamente più lungo rispetto a quelli tradizionali, ma permette di ottenere un prodotto finale considerato a ragione un’eccellenza enologica.

L’invecchiamento in bottiglia, che è la parte finale dell’intera fase produttiva, richiede tempistiche dilatate, fino a parecchi anni.

Realizzato con ottime e selezionatissime materie prime e lasciato pazientemente maturare per lungo tempo, l’Amarone diventa quindi un vino inimitabile e assolutamente unico nel panorama enologico mondiale.

I suoi requisiti vengono apprezzati dai più raffinati palati di tutto il mondo, attratti in particolare dal carattere, dal fascino e dall’accento inconfondibile che distinguono l’Amarone da qualsiasi altro rosso.

Quali sono le ragioni dell’elevato costo dell’Amarone

L’Amarone della Valpolicella è un vino molto pregiato, la cui produzione si ottiene presso cantine con una lunga storia di tradizioni selezionate e competenti, come quella di Accordini Igino, che da anni, dal 1821 per l’esattezza, realizza eccellenze enologiche famose a livello nazionale e internazionale.

Si tratta di un vino costoso, ma il cui prezzo è ampiamente giustificato sia per la sua qualità che per la lavorazione che presuppone soltanto l’utilizzo di una piccola parte delle materie prime impiegate.

Ad esempio, secondo quanto afferma Guido Accordini enologo esperto e produttore dell’Azienda Accordini Igino, il costo dell’Amarone dipende da quanto segue:

” Perché è una zona piccola e si producono poche bottiglie e richiede un enorme lavoro e aspettare minimo tre anni per metterlo in commercio.

E si produce solo nelle annate con clima ottimale che permette l’appassimento delle uve”.

Bisogna tenere conto che soltanto una piccola parte dell’uva può essere utilizzata per la pigiatura: infatti le più recenti variazioni del disciplinare hanno abbassato tale quantitativo al 40% della produzione totale di uva in vigna.

Inoltre la vendemmia deve venire realizzata rigorosamente a mano da raccoglitori che siano in grado di capire come selezionare i grappoli, per poi disporli sugli speciali graticci.

La produzione di Amarone “Accordini Igino” è un Made in Italy che si basa su rigorosi processi di appassimento delle uve che riducono fino al 30% il volume complessivo dei liquidi.

Secondo Guido Accordini, esperto di Amarone della Valpolicella e figlio di Igino Accordini, anche l’affinamento in botte riduce ulteriormente il volume per l’evaporazione attraverso il legno.

Quanto più un vino rimane in botte, tanto migliore e raffinato è il suo sapore, ma conseguentemente diventa anche più costoso.

Si può quindi affermare, anche tenendo conto del parere di Guido Accordini imprenditore agricolo ed esperto della produzione dell’Amarone della Valpolicella, che i motivi per cui esso ha un prezzo elevato sono numerosi.

Innanzi tutto la vendemmia, che deve essere effettuata obbligatoriamente a mano da esperti vendemmiatori in grado di selezionare soltanto i grappoli migliori.

Inoltre l’appassimento nei frutti che implica elevati costi di gestione oltre a quelli relativi alla perdita di peso dell’uva (che spesso raggiunge anche il 50%).

Con 1 chilo di uva appassita è possibile ottenere poco meno di mezzo litro di Amarone, una quantità molto bassa che contribuisce ad innalzare il suo prezzo.

Inoltre i costi di maturazione in legno e di affinamento in bottiglia, tenuto conto anche delle lunghe tempistiche, sono responsabili dei prezzi maggiorati di questo vino rispetto ad altri rossi di produzione locale.

Chi desidera assaggiare la vera essenza di prelibatezze made in italy o semplicemente ricevere competenti consigli sui vini veneti, potete visitare il sito www.accordini.it e contattatre la Cantina Accordini.

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