POLITICA

“Nei Castelli Romani la curva dei contagi sta scendendo”: il bilancio del PC. Solo Nemi con zero contagi

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IL QUOTIDIANO PUNTO DELLA SITUAZIONE DEI CONTAGI AD OPERA DEL PARTITO COMUNISTA DEI CASTELLI ROMANI

“Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la litoranea, il 29 marzo il numero dei contagi è salito a 358, con soli 16 nuovi casi in più. 
Sulla base delle nostre analisi, la curva dei nuovi contagi ha raggiunto il picco il 26 marzo e adesso la curva sta scendendo.

L’andamento dei contagi rimane molto più lento rispetto alla simulazione del numero di contagi ottenuta con il modello matematico (siamo scesi al 17% e siamo tra i migliori in Italia).

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Quindi, nei Castelli Romani e Litoranea abbiamo contenuto la diffusione del coronavirus. Senza questo impegno straordinario dei cittadini i contagi sarebbero arrivati nei Castelli Romani e Litoranea a 2.046, con un impatto devastante sulle deboli strutture sanitarie pubbliche.

Il comportamento virtuoso dei cittadini dei Castelli Romani e della Litoranea nel consapevole rispetto delle misure sanitarie stanno dando importanti ottimi risultati per il contenimento del Covid19.

Inoltre, questi risultati sono stati ottenuti con un eccezionale lavoro della ASL RM6 e dei soggetti positivi che sono riusciti a mettere in sorveglianza domiciliare nel nostro territorio migliaia di persone che hanno avuto rapporti con i soggetti positivi.

Di seguito la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali dei comuni interessati: Grottaferrata (84 contagi, di cui 64 suore), Nettuno (44), Pomezia (34), Frascati (22), Lariano (17), Velletri (17), Marino (16), Ciampino (13), Albano (11), Anzio (11), Ariccia (11), Ardea (6), Genzano (6), Rocca di Papa (4), Castel Gandolfo (3), Colonna (2), Lanuvio (1), Monte Porzio Catone (1), Monte Compatri (1) , Rocca Priora (1), Nemi (0). Si precisa che i dati sono in continuo aggiornamento.

E’ interessante notare che ben 59 comuni delle province di Roma e di Latina non presentano alcun contagio.

Ci sono comuni di mare (Ponza, Ventotene) e decine di comuni appartenenti alle comunità montane dell’Aniene, dei Monti Lepini, dei Monti Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini.

Negli ultimi giorni sta esplodendo il problema delle case di riposo. Sarà una strage di persone anziane indifese, che si andranno ad aggiungere ai 136 pazienti ad oggi deceduti “per” coronavirus nella Regione Lazio.

A Grottaferrata sono quattro i casi positivi covid-19, registrati in una struttura residenziale per disabili, accreditata con la Regione Lazio. Si tratta di adolescenti affetti da gravi disabilità, ospiti della struttura “Litta”.

Questo vero bollettino di guerra evidenzia che il problema nella diffusione del coronavirus sono le comunità dei soggetti più deboli e più indifesi (i nostri anziani e i soggetti con handicap), comunità che andrebbero difese con maggiore impegno da parte di tutte le istituzioni.

Dopo tre settimane dall’inizio della quarantena, la Regione Lazio ha finalmente accetto la proposta di riaprire i laboratori dell’ex Ospedale di Genzano per l’emergenza coronavirus, accelerando così i tempi delle risposte ai tamponi per il covid-19. Tre settimane di tempo prezioso sono state sprecate per una decisione semplice e di buon senso.

In merito all’assemblea dei Sindaci con il direttore della ASL RM6, il Partito Comunista dei Castelli Romani considera un errore clamoroso non riaprire l’ospedale di Albano per realizzare una struttura completamente “dedicata, “specializzata” e “isolata” per il trattamento dei soggetti infetti da coronavirus: la scelta di distribuire i posti letto e i positivi covid-19 in 5 strutture (Ospedale dei Castelli Romani, posti letto di breve osservazione negli ospedali di Velletri, di Frascati e di Anzio, più l’ospedale Regina Apostolorum) presenta il grandissimo rischio di aumentare la diffusione del coronavirus, replicando tragicamente uno dei più clamorosi errori commessi dalla Regione Lombardia.

A conferma del rischio di diffondere il virus su 5 strutture ospedaliere, riteniamo doveroso riportare la lettera firmata da 13 medici di Bergamo pubblicata sul ‘New England Journal of Medicine Catalyst Innovations in Care Delivery’, con il titolo «Nell’epicentro di Covid-19»: «Stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19 poiché si riempiono in maniera sempre più veloce di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti. Lo stesso sistema sanitario contribuisce alla diffusione del contagio, poiché le ambulanze e il personale sanitario diventano rapidamente dei vettori. I sanitari sono portatori asintomatici della malattia o ammalati senza alcuna sorveglianza. Alcuni rischiano di morire, compresi i più giovani, aumentando ulteriormente le difficoltà e lo stress di quelli in prima linea».

Un ringraziamento particolare a tutti i lavoratori (personale sanitario, lavoratori impegnati nella filiera alimentare e nella raccolta dei rifiuti, vigili urbani e forze dell’ordine, ecc.) che stanno garantendo i servizi essenziali, lavoratori cui dove essere sempre assicurata la dotazione di sicurezza (mascherine, guanti, disinfettante e altro).

Purtroppo, anche ai Castelli Romani si stanno verificando quotidianamente e con sempre maggiore frequenza casi di positività tra il personale medico, le forze dell’ordine e i lavoratori dei supermercati a causa della mancanza o della inidoneità delle dotazioni di sicurezza”.

Comunisti Castelli Romani

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