POLITICA

Rocca di Papa, Zitelli: “Città mai uscita dall’emergenza. Dove sono assessori e consiglieri?”

gian luca zitelli

L’ex assessore di Rocca di Papa, Gian Luca Zitelli, le cui deleghe sono state ritirate dalla vicesindaco reggente Veronica Cimino il giorno della vigilia di Natale scorso, si è lanciato sui social in una disamina della situazione attuale, non mancando di critica nei confronti dell’operato dell’Amministrazione comunale nell’affrontare l’emergenza coronavirus.

gian luca zitelli

“Stiamo vivendo un incubo, questo virus sta seminando paura e sconforto. Sicuramente come tutti gli incubi finirà appena ci risveglieremo, speriamo prima possibile. Il mondo cambierà, le nostre abitudini, i nostri comportamenti, le nostre relazioni, in poche parole la nostra vita. Questo significa che il cammino che ci troviamo di fronte sarà lento, recuperare la serenità e la voglia di stare insieme e vicini che da sempre contraddistingue il nostro essere italiani, non sarà semplice. Recuperare una serenità economica e sociale sarà ancora più difficile, ma non possiamo fare altro che essere ottimisti. Queste sono le sfide in cui c’è bisogno di una visione, di una serie di interventi e di una prospettiva in cui la politica deve essere protagonista, dimostrare cioè che è necessaria ed indispensabile, con i fatti però non con le parole, è in gioco la nostra salute ma sopratutto il nostro futuro”.

“Non voglio entrare in merito a quello che sta facendo il governo nazionale – ha aggiunto – , non possiamo fare altro che sperare che le scelte e gli interventi finora messi in campo diano quanto prima dei risultati positivi. Mi sento in dovere però di esprimere la mia opinione sul governo locale. Ormai sono mesi che non viene fatto un Consiglio Comunale, mesi che non si sentono o vedono gli assessori, ammesso che siano ancora in carica, mesi che non si vedono o sentono i Consiglieri Comunale di maggioranza, eccezion fatta per i gazebi elettorali organizzati nelle piazze fino a poco tempo fa. Questo che cosa significa? Eppure Rocca di Papa era già in emergenza e quindi la politica dovrebbe essere ancora più presente, sopratutto quando si fanno comunicazioni alla cittadinanza, infatti se non erro il Presidente Conte fa le sue comunicazioni sempre insieme ai ministri, i quali ci spiegano quello che intendono fare politicamente”.

“A Rocca di Papa invece questo non avviene, anzi a parlare è la parte tecnica, dov’è la politica, dove sono le scelte, la visione e gli interventi, non possiamo certo limitarci a dire che la prospettiva è quella di restare chiusi nel nostro salotto di casa, e dopo? La mia non vuole e non deve essere vista come una polemica, anzi ringrazio tutti ed in modo particolare i volontari delle protezioni civili, sto solo cercando di immaginare come sarà il nostro risveglio, con quale forza, coraggio e speranza, riapriranno per esempio le attività sopratutto nel centro storico e le scuole, ma in generale il nostro paese, non possiamo permetterci di perdere tempo prezioso, dobbiamo essere pronti”.

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