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Righini (FdI) in difesa di Cianfanelli: “Al NOC un ginecologo contagiato? E per fortuna che si doveva andare li per evitare i contagi…”

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Nel giorno del clamoroso scivolone sull’Ospedale di Genzano, con la Regione che ha prima annunciato e poi clamorosamente smentito la riattivazione di 40 posti letto, arriva ancora una volta da Giancarlo Righini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, la ferma presa di posizione su quanto sta accadendo in ambito sanitario.

Mentre molti dei suoi colleghi risultano non pervenuti, lui continua a battagliare quotidianamente ovunque ci sia da difendere il diritto alle cure.

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Quasi un paradosso, che nel mutismo generale, sia proprio lui a prendere posizione sulla querelle tra l’ex Sindaco di Ariccia, il dottor Emilio Cianfanelli, e la Asl Roma6, con la regia (per quest’ultima) dell’Assessorato Regionale alla Sanità, guidato da Alessio D’Amato, che ha annunciato sui social della Regione Lazio la querela per procurato allarme e diffamazione nei confronti dell’ex Primo cittadino ariccino. Reo, l’attuale esponente di Italia Viva (fuoriuscito in autunno dal Partito Democratico), di aver messo in dubbio le scelte di politica sanitaria della Giunta Zingaretti, fino ad arrivare, a cascata, alla Direzione Generale di Narciso Mostarda.

Questa la reazione di Giancarlo Righini, che non si è al solito sottratto dall’affrontare lo spinoso tema: “Continua in maniera stucchevole l’approssimativa e, a tratti dilettantesca, gestione dell’emergenza da parte delle ASL del territorio, con la regia dell’Assessorato Regionale alla Sanità, che non ha trovato di meglio da fare che utilizzare la Pagina Facebook istituzionale della Regione Lazio per mettere al rogo l’ex Sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, invitando la Rm6 a denunciarlo per procurato allarme.

Mentre loro “spammano” sui social, non solo quelli personali, la propaganda con cui magnificano provvedimenti autoreferenziali, come quella che ha accompagnato l’arrivo delle 450mila mascherine, Cianfanelli viene crocifisso perché osa mettere in evidenza, con coraggio, che la realtà è ben diversa da quella che sfacciatamente proclamano. E loro, invece che confutare eventuali inesattezze si rifugiano nella denuncia, provando a mettere a tacere chiunque contesti il loro operato”.

“Cianfanelli – ha aggiunto il Consigliere regionale di FdI – ha peraltro denunciato quello che noi sosteniamo da tempo, ovvero che la promiscuità all’interno degli Ospedali è un’autentica follia ed andava aperto da subito un Ospedale Covid dedicato. La notizia del ginecologo contagiato – evidenzia Righini – dimostra una volta di più che la scelta di trasferire presso il NOC i reparti di Ostetricia e Pediatria degli Ospedali di Velletri ed Anzio è stata, questa si, una decisione scellerata, oltre che assolutamente pericolosa”.

“La Regione, anziché querelare Cianfanelli, che è anche medico, si dovrebbe preoccupare di chiarire quanto accaduto e motivare compiutamente le scelte intraprese. Ma evidentemente – ha concluso Righini – non ha argomenti tali per controbattere chi, a suo modo, dimostra attaccamento per il suo territorio e non si esime dal lanciare proposte concrete a chi ha inanellato una catena di errori e ritardi che pagheremo per mesi”.

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