POLITICA

LARIANO – Gli auguri di Pasqua del Sindaco, Maurizio Caliciotti: “Non vanifichiamo gli sforzi fatti”

buona pasqua lariano

Carissimi concittadini,
inutile dirvi che sarà una Pasqua diversa, insolita per tutti. Vissuta in casa, senza scampagnate primaverili, senza rimpatriate con amici e parenti, con i quali però non mancheranno le videochiamate per sentirci insieme seppur distanti.

Dalle misure di contenimento nella lotta alla pandemia arrivano dei timidi segnali positivi, ma la strada è ancora lunga e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia.

buona pasqua lariano

Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi di un’intera città con comportamenti irresponsabili. Lo dico a gran voce: gli incoscienti rappresentano un pericolo per sé e per gli altri e sono complici dell’epidemia. Il virus non si propaga da solo, siamo noi a diffonderlo.

La paura ci ha costretti a chiuderci nelle nostre case, percepite come l’unico “porto sicuro” in un mare dove l’incertezza la fa ancora da padrona.

Improvvisamente siamo stati catapultati in un mondo dove il distanziamento sociale ha sostituito quella che fino poche settimane fa era la nostra quotidianità, fatta di spostamenti continui e relazioni interpersonali.

Siamo sommersi da un diluvio di informazioni spesso contraddittorie e disorientanti, ma che ci fanno vedere, come ha detto Papa Francesco in quella grande piazza vuota di gente, ma piena di cuori, di pensieri e di speranze, che siamo tutti sulla stessa barca.
Una barca carica del mondo intero in mezzo ad una tempesta inaspettata e furiosa.

Siamo una comunità aperta, solidale, che fa dell’accoglienza e della convivialità un motto. E questo certamente rappresenta un vanto per ognuno di noi.

Un altro problema, reso ancor più evidente in questo periodo, è rappresentato dalla solitudine. Un dramma che colpisce soprattutto gli anziani e coloro che, stando soli, hanno poca dimestichezza con la tecnologia. Per questo vi invito ad una riflessione comune e, per quanto possibile, a contribuire anche con una semplice telefonata a stare vicino a chi è solo. Distanziamento sociale sì, ma alcune volte basta veramente poco per far sentire la propria presenza.

La storia ci ha insegnato che l’unico modo per affrontare e superare i momenti di difficoltà è farlo insieme. Insieme. Come quando in famiglia si prende una decisione importante, si fissa un obiettivo comune, e si rema tutti insieme fino al raggiungimento dello stesso.
Un obiettivo, quello di oggi, comune a tutti senza distinzione alcuna.

Penso che sia ormai chiaro a tutti che non ci si salva da soli e che le pandemie, la nuova sfida dell’umanità, richiedono responsabilità condivise e forti legami solidali. Il diritto alla salute ha chiamato ad una corresponsabilità globale ed ha messo da parte gli egoismi nazionali.

Un messaggio di gratitudine a tutti gli operatori sanitari e quanti altri sono direttamente coinvolti nell’ardua impresa di porre fine all’epidemia. Tra questi vi rientra, con pari dignità, anche il personale ausiliario, spesso dimenticato.

Perché nella lotta al coronavirus all’interno degli ospedali ci sono anche coloro che tengono tutto in ordine e garantiscono l’igienizzazione degli ambienti a garanzia dei malati e del personale di struttura. Ci sono anche loro in prima linea sul fronte dell’emergenza sanitaria, insieme a medici, infermieri, ricercatori e amministrativi, spesso assunti con contratti precari e con una paga non degna delle fondamentali mansioni che svolgono. Sarebbe opportuno tenerlo bene in mente quando tutto questo – speriamo presto – sarà finito.

Non li definisco né “eroi” né “angeli”, perché dalla crisi epocale che stiamo vivendo dobbiamo sicuramente comprendere che chi con estremo senso del dovere svolge un servizio essenziale per il bene della collettività non ha bisogno di medaglie o di affermazioni compiacenti, ma auspica di poter vivere una vita dignitosa con salari rispettosi delle qualifiche conseguite con il sacrificio dello studio e la dedizione al lavoro.

Un ringraziamento ai volontari della Protezione Civile per la costante collaborazione nell’impegno solidale.

Un plauso alla Caritas diocesana della nostra Parrocchia, che prosegue con garbato silenzio la sua missione accanto ai bisognosi.

Ancora un grazie di cuore a quanti operano quotidianamente nei servizi essenziali per garantire la continuità delle prestazioni indispensabili.

Concludo augurandovi una serena Pasqua, nella speranza che insieme, prendendoci idealmente per mano, ci rialzeremo di nuovo approfittando di questo particolare momento per trarre il senso delle cose veramente essenziali, riscrivere le nostre priorità e consolidare i legami familiari e amicali.

Con sentimento di vicinanza ad ognuno di voi.

Il Sindaco
Maurizio Caliciotti

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