Di Paolo Colò
L’emergenza sanitaria mondiale ha messo a tappeto il mercato del’auto. Grave la situazione in Europa, dove il comparto industriale e commerciale, che ruota intorno all’Automotive, è di fondamentale importanza per il benessere economico. I dati registrati nel primo trimestre del 2020 ed in particolare a Marzo, sono a dir poco catastrofici.
Il calo delle nuove immatricolazioni nella zona EU+EFTA+UK ha segnato -52% rispetto lo stesso mese del 2019. Le vetture vendute a Marzo 2020 sono state pari a 853.077 unità contro le 1.771.030 dell’anno scorso La perdita netta è stata di 918.000 unità.
In generale tutti i mercati del continente hanno mostrato un segno negativo delle immatricolazioni del nuovo. La situazione meno drammatica si registra in Finlandia, che si ferma a -0,9%. La peggiore è l’Italia con -85%. I cinque mercati maggiori registrano un calo più accentuale (-56%) rispetto agli altri 25 mercati della zona (-40%).
La situazione italiana è particolarmente drammatica, con -85% delle immatricolazioni (privati -82%). Nel mese di Marzo sono state immatricolate appena 28.326 unità, livello paragonabile agli inizi degli anni ’60. Seguono a ruota Francia e Spagna, segnando rispettivamente -72% e -69% . Decisamente più staccate Regno Unito con -44% e Germania -38%.
Il gruppo FCA registra un record drammatico con sole 4.649 vetture vendute, cioè il 90,34% in meno dello stesso mese del 2019. Anche confrontando il primo trimestre del 2020 con quello del 2019 i risultati non sono confortanti. Le vetture vendute dal gruppo sono 85.875, calando del 35% rispetto allo scorso anno. Oltre oceano non va meglio e negli USA il calo delle vendite per FCA si attesta al 10%, rispetto allo stesso periodo del 2019 (446.768 unità vendute contro le 498.425 del 2019).
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