Di Paolo Colò
Siamo chiusi in casa ormai da inizio Marzo e giorno dopo giorno sembra avvicinarsi la fase 2, quella della riapertura. Nel frattempo è arrivato anche il bel tempo e se fosse stato un anno normale, a quest’ora, le nostre moto avrebbero già iniziato a consumare il battistrada da un bel po’.
Ma questo è un anno diverso da tutti gli altri, che speriamo passi presto, ed anche se vogliamo tornare in sella alle nostre moto, non sarà così scontato e soprattutto lo potremmo fare solo seguendo determinate regole. Vediamo quali.
Innanzitutto, va chiarito che dobbiamo dimenticarci il mototurismo, visto che sono vietati gli spostamenti da regione a regione. E’ ancora presto per le nostre gite in compagnia e poi avrebbero poco senso se ristoranti e luoghi da visitare sono chiusi per evitare gli assembramenti.
Dall’altro lato però sarà consentito usare liberamente la moto per comprovate esigenze di lavoro, come nella fase 1, purché non vi siano passeggeri in sella. Questo è un nodo fondamentale per la ripresa delle attività. Infatti, a causa delle nuove norme, che regoleranno l’utilizzo dei mezzi pubblici (treni e bus con numero limitato di posti per garantire la distanza sociale), moto e scooter potrebbero essere i mezzi favoriti per raggiungere i luoghi di lavoro. In particolar modo, nelle grandi città dove la riduzione dei posti sui mezzi pubblici, comporterà un aumento del traffico e solo i mezzi a due ruote possono garantire l’agilità nel traffico che l’auto non può assicurare.
Infine, per quanto riguarda le attività sportive è ancora tutto da decidere. In linea generale sembra che lo sport praticato individualmente sia consentito. La linea di condotta, però, è quello di limitare attività ad alto rischio di incidentalità. E’ ragionevole pensare che gli sport in moto (pista e fuori pista) siano ancora sospesi, almeno a livello amatoriale.
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