di Claudia Proietti
Monte Porzio Catone fa il punto a due mesi dall’emergenza Covid 19 e cerca di organizzare la tanto attesa Fase 2.
«Abbiamo da poche ore sul tavolo il Decreto del governo – ci dice nel corso di una video chiamata il sindaco Massimo Pulcini – e stiamo cercando di capire come poter intervenire rispetto ad alcune situazioni che richiedono un grande sforzo per le risorse che ha a disposizione il nostro Comune. Leggiamo che finalmente potremo riaprire i parchi, mantenendo però chiuse le aree gioco. Noi vogliamo dare un segnale di apertura e buona volontà e abbiamo deciso di coinvolgere nelle fasi di controllo la Protezione Civile, l’Associazione Carabinieri e alcuni volontari: proveremo ad avviare una fruizione che possa tutelare e garantire la sicurezza di tutti, ma immagino la difficoltà nel contenere la spontaneità e la vivacità dei bambini che potranno entrare nei parchi ma senza utilizzare scivoli e altalene e mantenendo le distanze di sicurezza. Penso ad esempio a Parco Gramsci che è quello più grande e nutro forti perplessità rispetto a misure idonee ed efficaci, ma ci impegneremo in questo senso. Le nostre unità di polizia locale sono quattro, un numero limitato rispetto alle necessità del territorio e saranno chiamate, in questa nuova fase, a vigilare anche la zona del Tuscolo e, come ci richiede la Comunità Montana, anche l’area archeologica. C’è poi il casello autostradale da attenzionare: insomma, un
grande lavoro”.
“Un altro aspetto importante – continua il sindaco – riguarda la riapertura del cimitero comunale che avverrà il 5 maggio. Anche qui dovremo capire bene come organizzarci visto che abbiamo solo un custode che dovrà vigilare sia sugli ingressi in forma
contingentata, che su eventuali assembramenti. A riaprire il 5 maggio sarà anche l’isola ecologica. Stiamo cercando di adottare soluzioni a misura per questa nuova fase ma ora più che mai saranno necessari il buon senso e l’autoregolamentazione».
Una città poco colpita in senso stretto dal coronavirus, visto che ad oggi conta 9 guariti su 11 contagiati e 5 persone in isolamento da 16 di qualche giorno fa, ma duramente toccata dal punto di vista socio economico. «Ci riscopriamo – ha dichiarato la vicesindaco e
delegata alle Politiche Sociali, Caterina Morani – senza dubbio più poveri e con numerose famiglie in grave difficoltà economica. Da subito è stato attivato un Centro operativo comunale che fa capo a una Cabina di regia che passa per il mio assessorato e i Servizi Sociali e si espleta attraverso associazioni e volontari. Un dato su tutti: le richieste di accesso ai Servizi Sociali hanno superato di sei volte le famiglie prese in carico rispetto alla fase pre Covid. Sono oltre 227 i nuclei che hanno usufruito dei buoni spesa statali e circa 200 quelli che hanno ricevuto i pacchi di generi di prima necessità donati dai privati cittadini e distribuiti del gruppo di sostegno alimentare formato da Caritas diocesana, Unitalsi, Croce Rossa e volontarie vincenziane che non smetteremo mai di ringraziare per il grande impegno profuso in questi giorni. Un grazie di cuore va anche ai 30 giovani volontari che si sono proposti per aiutare durante questa emergenza. Dallo Stato abbiamo ricevuto e subito distribuito attraverso i buoni spesa utili per generi di prima necessità e farmaci, 46mila euro, mentre entro la prossima settimana ne arriveranno altri 36mila dalla
Regione Lazio. In questo momento sono in tanti a donare in varie forme quanto possono:
oltre a versare sul conto corrente dedicato, (IT39 H070 9239 2310 0000 0000 571 intestato alla Caritas Parrocchiale di Monte Porzio Catone) molti hanno consegnato le proprie offerte a Daniele Fioriani, che cogliamo l’’occasione di ringraziare pubblicamente
per la sua dedizione. Un uomo che da venti anni si contraddistingue nella Caritas parrocchiale. Un grande lavoro di squadra devo dire che ci ha permesso di coprire un tessuto sociale molto ampio».
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