L’emergenza coronavirus si combatte su diversi fronti. Non solo tra le fila degli ospedali, ma anche in casa, dove i positivi che non necessitano di cure specifiche vengono messi in quarantena e supervisionati dalla Asl.
Sono diverse però le segnalazioni di cittadini che, dopo aver contratto il virus – magari sul posto di lavoro – ad oggi si sentono completamente abbandonati dall’azienda sanitaria.
Situazioni non facili che coinvolgono anche i congiunti e spesso i figli, travolti in una reclusione domiciliare in cui domina la paura e si resta in attesa dei tanto sospirati tamponi, che però non arrivano.
“Aspettiamo da 15 giorni che l’ASL si faccia vita – è lo sfogo di un cittadino di Rocca di Papa sui social -. Sollecitata più volte anche dall’Amministrazione e dal medico curante, dopo averci messo in quarantena sono spariti, con due bambine a casa”.
E come lui anche altre situazioni simili, sempre a Rocca di Papa, con famiglie in attesa che dall’Asl di Frascati vengano fatti i dovuti controlli sui congiunti delle persone risultate positive.
Nei giorni scorsi il camper della Asl aveva sostato sul territorio per effettuare i tamponi a tutti gli operatori sanitari che operano nelle strutture sanitarie e case di riposo della città, ma le richieste sono tante.
“Dopo aver contratto il virus sul posto di lavoro mia figlia ha iniziato con la febbre e sono dieci giorni che aspettiamo la Asl, ma nulla. Ed anche mio padre ha febbre da 4 giorni, e noi continuiamo ad essere presi in giro”.
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