POLITICA

Lariano sorride: il Comune vince in Appello la causa da 700mila euro. Caliciotti: “Grande soddisfazione”

lariano caliciotti

Il Comune di Lariano e, di conseguenza, i cittadini, possono sorridere dopo la sentenza della Corte d’Appello, che ha ribaltato il pronunciamento col quale il Tribunale di Velletri, nel 2015, aveva condannato il Comune al pagamento di circa 700mila euro per compensi presumibilmente vantati da un professionista, per prestazioni rese nei confronti dell’ente sin dal 1974.

“Il giudizio – si legge in una nota stampa del Comune – traeva origine nel lontano 2006, quando nell’ambito di una procedura espropriativa presso terzi promossa da una banca nei confronti di un professionista, il Comune di Lariano aveva disatteso l’obbligo di rendere la prescritta dichiarazione del terzo, cioè di dichiarare se fosse debitore o meno del professionista in relazione ad eventuali prestazione rese da quest’ultimo in suo favore.

lariano comune
aula consiliare lariano

La nuova amministrazione comunale, insediatasi nel giugno 2012, venuta a conoscenza del contenzioso in itinere, si costituiva in corso di causa, e nonostante ogni tentativo di difesa, il Tribunale di Velletri emetteva sentenza di condanna a carico del Comune di Lariano per circa 700mila euro.

Il Comune di Lariano proponeva appello verso la sentenza di primo grado e, proprio recentemente, la Corte d’Appello di Roma ha sancito, in accoglimento delle tesi difensive del Comune, che il professionista “non vanta alcun credito nei confronti del Comune di Lariano”, riformando pertanto la sentenza emessa dal Tribunale di Velletri nel 2015.

Conseguentemente, la somma nel frattempo corrisposta alla banca in esecuzione della sentenza di primo grado dovrà essere restituita nelle casse comunali dell’ente.

lariano caliciotti

“Esprimo soddisfazione per l’esito della sentenza pronunciata dalla Corte di Appello di Roma – afferma il Sindaco, Maurizio Caliciotti – che ha confermato la tesi sostenuta dall’Amministrazione comunale nel corso degli anni. Naturalmente la sentenza, ancorché non passata in giudicato – conclude il Primo cittadino – è particolarmente rilevante perché legittima il diritto del Comune a richiedere la restituzione delle somme finora versate in favore del creditore pignorante nella procedura esecutiva presso terzi, che ha originato il contenzioso”.

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